Ylenia Carrisi, la rivelazione choc dopo 26 anni: ‘Volevano ucciderla, è stata costretta a cambiare identità’

Romina Power e Ylenia Carrisi

Nuovi indizi su Ylenia Carrisi

Sono passati circa 26 anni dalla sua misteriosa scomparsa, ma Ylenia Carrisi, primogenita di Al Bano e Romina Power fa ancora molto parlare di sé. Inizialmente si pensava al suicidio nelle gelide acque nel fiume Mississippi a New Orleans, successivamente, invece, è girata la voce che la ragazza si fosse nascosta in un convento di suore.

Ma negli anni si sono circolate altre possibili ipotesi: dal serial killer, il delitto passionale, il sequestro, le sostanze stupefacenti e i possibili avvistamenti tra il nostro Paese e il Venezuela. Tantissime, forse troppe le piste seguite per trovare la figlia della storica coppia. A un anno dalla scoperta, è stara resa nota una nuova ipotesi, ovvero il programma testimoni. Ma andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta.

La ipotesi del programma testimoni per Ylenia Carrisi, nascosta per un anno

La tesi sostenuta dal detective Crescentini, è stata resa nota solo a distanza di dodici mesi dalla sua scoperta. Perché Crescentini avrebbe tenuto per sé un’informazione così clamorosa? Quali sono i dettagli che ancora l’uomo nasconde? Chi o cosa c’è dietro la scomparsa di Ylenia, la figlia di Al Bano e Romina Power?

Perché la primogenita della famiglia Carrisi è stata costretta a cambiare identità? Chi voleva fare del male alla primogenita della storica coppia? Sono questi una serie di interrogativi che i fan dei due artisti si sono posti appena hanno scoperto questa nuova notizia.

Per il detective Crescentini Ylenia sarebbe ancora viva

In pratica, l’investigatore in questione, che da anni segue le tracce di Ylenia Carrisi, è convinto che la primogenita di Al Bano e Romina Power non si sia mai gettata nel fiume Mississippi. Stando alle dichiarazioni di Crescentini, infatti, la giovane che oggi avrebbe 49 anni, in quel periodo avrebbe sviluppato una dipendenza dalle sostanze stupefacenti e il presunto flirt con Masakela e che sarebbero ben altre le ragioni per le quali si sarebbe recata a New Orleans.

Quindi, stando all’investigatore, l’ipotesi del suicidio sarebbe stata detta solo per depistare le indagini e Ylenia Carrisi sarebbe ancora in vita, inserita in un programma di protezione testimoni. Sarà davvero la verità?