Emilio Fede: “Ecco che fine ho fatto. Imane Fadil? Una povera disgraziata”

Emilio Fede

Emilio Fede spiega che fine ha fatto

Emilio Fede, ex direttore del Tg4, è intervenuto nel programma I Lunatici su Rai Radio Due, condotto da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini. Da un bel po’ di tempo a questa parte il giornalista, in passato presenza fissa su schermo, non compare più. Ed è da qui che si parte: dov’è finito? Il diretto interessato ribatte: “Ogni tanto me lo chiedo anche io

Il classe ‘31 si concede solamente in rare occasioni, quando si tratta di giornalismo televisivo ne è protagonista. Ha diretto il Tg1, raccolto le confidenze di Aldo Moro, incontrato Gheddafi, scalato il Monte Bianco con Bonatti. Tante occasioni importanti, ma – aggiunge – alcuni tendono a scordarlo. Comunque Emilio Fede è in buone condizioni, la salute lo assiste. Ciò che invece gli provoca sofferenza è vedere un Paese allo scatafascio, privo di una rotta precisa. Non sa bene dove stia andando e l’informazione sta andando a rotoli, ha commentato senza peli sulla lingua.

Tra Renzi e Zingaretti non c’è paragone

Sulla classe politica, Emilio Fede si augura che Renzi torni in auge: nel PD lo reputa il più intelligente. E non ci sarebbe paragone tra lui e l’attuale segretario Nicola Zingaretti. Non sa nemmeno chi sia questi, lo ritiene una nullità. Ha avuto l’audacia, per non dire la “fortuna”, in un momento in cui la politica brancolava nel buio. Ma preannuncia che ci tornerà. Riguardo invece a Matteo Salvini, lo vede papabili vincitore nelle prossime elezioni e sarà sicuramente un Capo di Governo. Non capisce però perché ha aperto una crisi, è rimasto attonito.

Emilio Fede su Imane Fadil

Successivamente Emilio Fede ha continuato a parlando dei media attuali: sono sballati, non gradisce. Da ogni dibattito esce senza aver compreso niente. Si accantona la categoria degli Over 60, completamente tagliati fuori. Sulla modella Imane Fadil, scomparsa lo scorzo marzo, lo storico mezzo busto del Tg4 ha ammesso di averla conosciuta, seppure poco.

Ha dichiarato sin dall’inizio che la causa della sua morte era da correlare a cause naturali. La etichetta povera disgraziata. Mentre chiacchieravano, le diede un consiglio, ovvero di andarsi a cercare una professione seria, di abbandonare le aspirazioni di fare la diva in tv. Le consigliò di trovare un lavoro normale, di condurre una vita più semplice. Coltivava un sogno, non ce l’ha fatta a realizzarlo, desiderava semplicemente lavorare. Era bella e buona, non è possibile giocare con la teoria complottista: è morta e bisogna rispettarne la memoria.