Puoi anche chiamarti Bruno Vespa e aver guidato per anni il talk show di punta: se sbagli, la Rai è pronta a prendere provvedimenti. Il noto conduttore di Porta a Porta ha attirato parecchie critiche per aver intervistato Lucia Panigalli, servizio tramutatosi in “caso”, dove il confine tra etica e stile giornalistico è davvero sottile.
Dopo le polemiche immediatamente provocate dalla puntata andata in onda martedì 17 settembre, in cui a Vespa si è imputato un atteggiamento irriguardoso verso una donna che, vittima di violenza, attualmente vive sotto scorta, anche i piani alti di viale Mazzini scendono in campo.
In seguito alle modalità con cui Bruno Vespa ha portato avanti l’intervista alla signora Panigalli, ampiamente criticate e stigmatizzate dall’opinione pubblica italiana, l’Ordine dei giornalisti, Fnsi e Usigrai hanno avviato le disposizioni. E sulla questione hanno espresso commenti il direttore della rete ammiraglia Teresa De Santis e l’amministratore delegato dell’azienda pubblica Fabrizio Salini. A causa delle dure polemiche sorte dopo la conversazione davanti alle telecamere, i vertici dirigenziali non si sono più potuto esimere dal commentare la vicenda.
La De Santis racconta di conoscere Bruno Vespa da anni e sa che non c’era cattiva volontà, forse – ipotizza – il suo atteggiamento dipeso dalla fretta, fatto sta che: “certo non avrei avuto lo stesso atteggiamento”. Solamente una donna vittima di violenza può raccontare e descrivere il dramma, non può chi non l’ha provata in prima persona. A ogni modo, come servizio pubblico hanno il dovere di raccontare la verità, soprattutto riguardo alla violenza di genere.
Vicende spesso circondate da un alone di consapevolezza verso le vittime. Il presentatore ha porto le proprie scuse, ma Teresa De Santis ritiene che la modalità di racconto non sia stata corretta. Stanno facendo degli accertamenti, ma esistono regole scritte, anche leggi. Se la compagnia riterrà opportuno procederà e condannerà eventuali errori.
Poi si è pronunciato Fabrizio Salini, il quale ha parlato con grande schiettezza e definito l’episodio increscioso, ripercossasi sulla Rai, costretto a ribadire la propria linea editoriale su questioni tanto delicate e di grande interesse sociale, che non ammettono equivoci o leggerezza nell’affrontare le tematiche di primaria importanza.
Il servizio pubblico radiotelevisivo ritiene la difesa e la tutela dei principi delle donne un principio fondamentale e inviolabile. Su cui non sono mai tollerabili equivoci. Pertanto, lo garantisce: saranno svolte tutte le verifiche necessarie per chiarire l’accaduto. Prendendo atto delle scuse di Vespa, ostracizzando la violenza di qualsiasi natura, in ogni forma e modo.
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