Sapore di sale… Maldon

Gli amanti dei format televisivi di cucina avranno sicuramente notato che gli chef protagonisti, noti e meno noti al grande pubblico, fanno sempre più uso del sale di Maldon per ultimare le loro prelibatezze.
Ma quali sono i motivi che spingono cuochi celebrati all’utilizzo di questo sale tipico della Gran Bretagna e che ha un prezzo decisamente proibitivo?
Non sono forse sufficienti i prodotti nostrani, dal sale di Cervia a quello delle saline di Santa Margherita di Puglia o di Trapani, a rendere squisita una pietanza?
Parrebbe proprio di no e il segreto starebbe proprio nella particolare conformazione dei cristalli che il sale di Maldon assume durante le varie fasi dell’evaporazione: raggruppandosi in forma piramidale, i cristalli assicurano una “scaglia” di dimensioni più grandi rispetto al prodotti nostrani, a tutto vantaggio della persistenza sul palato.
Le saline si trovano nei pressi della cittadina di Maldon, nella regione dell’Essex, nell’estuario del fiume Blackwater. Il gioco delle maree che spinge l’acqua di mare tra le paludi dell’estuario fa sì che i cristalli derivati dalle diverse fasi di evaporazione acquistino, oltre alla particolare forma “a piramide”, anche il caratteristico aroma dal vago sentore di affumicato che ben si sposa, tra gli altri cibi, con le carni.
Tuttavia, la struttura di questi cristalli di sale è particolarmente delicata e da ciò deriva che gran parte della lavorazione debba essere effettuata manualmente con procedimenenti che risalgono in parte al 1700 e comportantando un consequenziale innalzamento del costo del prodotto finale.
Tutto ciò, però, non turba la Maldon Crystal Salt Company, unica azienda a lavorare il sale e ad esportarlo sulle tavole dei gourmet di tutto il mondo.