Francesco Facchinetti: “Cesare Cremonini mi ha fatto dire addio alla musica”

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Francesco Facchinetti ha capito grazie a Cesare Cremonini che la musica non faceva per lui

Qualche ora fa Francesco Facchinetti ha risposto alle domande dei fan su Instagram, una riguardante Cesare Cremonini, in particolare l’opinione sul celebre cantautore bolognese.

Il figlio di Roby Facchinetti, storico componente dei Pooh, ricorre frequentemente ai social per promuovere gli artisti sotto la sua ala e relazionarsi con i follower. Nell’ultima sessione di domande & risposte, ha preso parola sull’ex frontman dei Lunapop, voce e penna molto amata nei nostri confini. Già, i pezzi incisi sono opera sua: presto capirete perché lo sottolineiamo.

Lo scorso agosto Cesare Cremonini è tornato a Londra, impegnato sul suo nuovo progetto discografico. Una prima parte della sessione era stata completata con le registrazioni delle orchestre presso gli Angel Studios, accanto a Nick Ingmann, direttore e compositore che ha già lavorato per Bjork, David Bowie, Sir Elton John, i Radiohead e molti altri. Nel corso dell’estate 2019, Cremonini è salito sul palco degli stadi, per il tour celebrativo del suo ventesimo anniversario di carriera, sempre vissuta andando al massimo.

L’opinione su Cremonini

Ma qual è il motore di Cesare Cremonini? Come trova le energie in impegni tanto estenuanti? Ce lo spiega proprio Francesco Facchinetti nelle ultime Instagram Stories pubblicate sul proprio canale. Il fu Deejay Francesco ammette subito di provare grande ammirazione: “Cremonini è un grande”.

Lo ritiene un poeta dei giorni nostri che va rispettato, amato e ascoltato. Anzi, si corregge, fa proprio bene ascoltare le sue canzoni. Ed ha una storia incredibile da sviscerare ai follower. Sono nel 2005, lungo la costiera romagnola (Rimini o Riccione), alle 3 o alle 4 di mattina in un bar per bere qualcosa. Ad un punto lui, Cesare, gli racconta che per scrivere un pezzo ci ha messo 7/8 giorni: si svegliava di notte per poterlo finire. Quando gli veniva l’ispirazione, anche se erano le 4 di mattina, si alzava e proseguiva nella stesura.

Cesare Cremonini ha aperto gli occhi a Francesco Facchinetti

Mentre Cesare Cremonini raccontava questa vocazione  nello scrivere canzoni, Francesco Facchinetti pensava a sé stesso, a quanto approcciasse la musica in maniera differente. Se gli viene l’ispirazione alle 4 di mattina, dorme comunque, non vuole proprio saperne di svegliarsi e mettere nero su bianco le idee, indipendentemente da quanto siano brillanti.

Lì, in quel preciso momento, ha aperto gli occhi e capito che sarebbe stato meglio cambiare professione. La musica non faceva per lui, così ha smesso di scrivere e cantare.