Paolo Bonolis, Avanti un altro! nella bufera: due ex componenti del mini-mondo finiscono nei guai

Paolo Bonolis

Le gemelle soap opera nei guai

Alessandra e Valentina Giudicessa, le due ex componenti del mini-mondo del game show di Paolo Bonolis Avanti un altro!, nel luglio di due anni fa sono state accusate di furto da una profumeria della Capitale. Mentre lo scorso febbraio sono finite in carcere perché sembra che nel dicembre 2018 abbiano rubato una ventina di vestiti per un valore complessivo di quasi cinque mila euro.

La nuova accusa alle ex componenti del mini-mondo di Avanti un altro!

Ora, però, le ‘gemelle soap opera’ del quiz televisivo Avanti un altro!, sono finite ancora una volta in guai seri. Le due donne, sulla loro testa hanno un’accusa di indebito utilizzo della carta di credito e furto aggravato.

Secondo quanto scritto dal portale web Il Messaggero, le due sorelle si trovavano al discount Eurospin in via dell’Acquafredda nella Capitale, quando una di esse ha distratto un’anziana donna, permettendo all’altra gemella di cercare nella borsa della signora e di prelevare la sua carta di credito.

Sembra che uscite dal locale, le sorelle siano riuscite a spendere quasi mille e quattrocento euro in un solo pomeriggio. Dopo aver effettuato numerose indagini, qualche giorno fa la Polizia le ha accusate. (Continua dopo le foto)

Le gemelle soap opera

Il furto in profumeria

“Secondo i Carabinieri della stazione Avenino le due attrici, nel film affette dallo shopping compulsivo e fan sfegatate di Franca Leosini, avrebbero rubato due profumi Creed per un valore di circa cinquecento euro”,

c’è scritto sul Il Fatto Quotidiano. Inoltre il proprietario del negozio ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine presentando una regolare denuncia. A incastrare le due ex componenti di Avanti un altro! di Paolo Bonolis, anche le immagini delle telecamere di sorveglianza. Per fortuna tutta la refurtiva è stata successivamente ritrovata nel pomeriggio e ridata ai legittimi proprietaria della profumeria posizionata nel quartiere Testaccio di Roma. Le ‘gemelle soap opera’, però, si sono difese così:

“Non è andata così, non c’è niente di fondato. E’ vero, siamo andate in quel negozio. Al proprietario sono mancate delle cose e ha accusato noi, ma non ci sono prove. Comunque adesso abbiamo l’ avvocato. In realtà i flaconi, le prove dunque, sono stati ritrovati a casa loro. Ora dovranno difendersi dalle accuse in sede legale ma assicurano che la loro vita non è cambiata dopo il successo e che i soldi guadagnati sono già finiti”