Renato Zero, gli esordi con le sorelle Berté: “Non ci voleva nessuno”

Renato Zero

Raffaella Carrà ha intervistato Renato Zero per la prima puntata della seconda edizione di A Raccontare Comincia Tu

Su Rai 3 in prima serata è tornato, giovedì 24 ottobre, A Raccontare Comincia Tu, lo show guidato dalla unica e inimitabile Raffaella Carrà. Anche nella seconda edizione, la Raffa nazionale intervista personaggi pubblici molto noti e cari ai telespettatori.

Per le prime puntate aveva chiamato esponenti di diversi mondi: cinema, tv e sport. Il ritorno sui teleschermi si è aperto sul terzo canale del servizio radiotelevisivo italiano con i fuochi d’artificio, con protagonista un nome di altissima levatura nella musica, Renato Zero.

I rifiuti a inizio carriera

L’artista, autore di pezzi leggendari, ha ripercorso la sua carriera dagli esordi fino alla consacrazione, soffermandosi anche sul rapporto con le sorelle Bertè, accompagnate durante una lunga parentesi del suo percorso. Si incontrarono mentre tutti e tre cercavano fortune nella musica italiana. Fu una donna a insistere affinché tutti loro raggiungessero Milano per bussare alla porta delle case discografiche locali.

L’inizio però non fu dei migliori, secondo Renato Zero. Questa strepitosa signora organizzò una kermesse perché aveva buon fiuto nello scovare talenti emergenti. Li aveva ascoltati e si era innamorata della loro missione. Così li portò nel capoluogo lombardo a proprie spese e fecero il giro delle case discografiche del posto. Il responso? “Tre alieni avrebbero riscosso più successo” commenta Renato Zero.

Si videro le porte sbattute in faccia per due ragioni: erano troppo acerbi e avanti rispetto ai tempi. Loredana con questa minigonna girocollo, Mimi con le maxi gonne e lui con i boa, formavano un trio sui generis. Dotato di una spiccata sensibilità, Renato ha raccontato a Raffaella Carrà il piano orchestrato per evitare la leva militare.

Ricevuta la cartolina che gli imponeva di presentarsi alla visita pattuita, il giovane artista fece sì di enfatizzare tutta la sua eccentricità. Desiderava che la stravaganza fosse palese quindi portò mutande floreali, giusto per far capire con chi avrebbero dovuto aver a che fare. Ci sono uomini che hanno una predisposizione alla carriera militare, lui però non se la sentiva.

Come la Carrà conobbe Renato Zero

Tra gli aneddoti migliori, Raffaella Carrà confida all’amico di averlo visto per la prima volta quando lei era già un volto affermato. Fu la nonna a chiederle di accompagnarla in una discoteca di Rimini nella quale si sarebbe esibito questo giovane prospetto che tanto le piaceva.

Usci sul palco con un mantello rosso e cominciò a cantare Mi Vendo. Si sedette sulle ginocchia di un uomo sessantenne: pensò gli rifilasse una sberla invece tutti captarono la sua ironia.