Gemma Galgani: “Juan Luis non è il mio nuovo Giorgio Manetti”

Gemma Galgani

Gemma Galgani rivela cosa l’ha colpito del nuovo corteggiatore Juan Luis

Un nuovo corteggiatore per Gemma Galgani e, immancabilmente, riparte la solita tiritera: sarà quello giusto? Finora, purtroppo per la dama torinese, ha solo rimediato delusioni in amore, ma da donna tenace qual è (e su questo sembra non ci siano dubbi!) partecipa ancora a Uomini e Donne, presenza fissa nelle puntate del Trono Over, che, anche per merito suo, ha ormai scavalcato quelle del Trono Classico come interesse suscitato nei telespettatori. In tanti la criticano, tanti altri la osannano, lascia sempre il segno.

Esuberante, carismatica ed eccentrica al punto giusto per intrattenere i fan, tanto da preservare ancora il posto. L’uomo con cui ha iniziato una conoscenza si chiama Juan Luis Ciano, subentrato una volta rifilatole da Jean-Pierre San Severino. Ovviamente è impossibile stabilire se il nuovo arrivato sia il principe azzurro.

Non è dato finora sapere granché in merito, quale carattere abbia, se geloso, se bravo a preparare sorprese o se con il suo carattere conquisterà la storica protagonista del dating show di Maria De Filippi. Intanto, però, Gemma Galgani svela tra le pagine di Uomini e Donne Magazine la prima impressione avuta di Juan Louis e cosa l’abbia soprattutto colpita.

Coup de foudre

Quale pregio estetico lo ha reso affascinante agli occhi della donna? Secondo quanto lei dichiara l’ha stregata per come sorride. Dopodiché è stata una escalation, tipo in un concerto. Ed ebbene si, è scattato il colpo di fulmine, o lei preferisce: “coup de foudre”.

Gemma Galgani lo sentiva parecchio vicino e mentre ballavano le sue labbra la attiravano magneticamente. Poi la conoscenza ha confermato queste prime sensazioni: lo considera davvero una bella persona, ironica e sempre disponibile.

Gemma Galgani rapita dal cavaliere

Gemma Galgani apprezza di Juan Louis il rispetto alla famiglia, la sua lealtà e la sua trasparenza. È, infatti, uno che non tollera l’ipocrisia. Ma, qualità ancor più da segnalare, l’ha conquistata la sua spiccata sensibilità. Questo è un tratto parecchio importante per lei che, a 7 anni, chiedeva al padre se la sensibilità fosse una malattia dalla quale è possibile guarire.

Il padre le rispondeva che averla è un dono prezioso, purché imparasse a conviverci senza arrecarsi del male. Comunque, per evitare scomodi e ingombranti paragoni, mette i puntini sulle i: non è il suo nuovo Giorgio Manetti. È Juan. E questo, almeno per il momento, le basta.