Stefano Accorsi replica alle accuse: “Non siamo sciacalli”

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Stefano Accorsi: critiche per aver cercato di continuato a girare il suo nuovo film a Venezia

Venezia e i veneziani stanno vivendo un’esperienza drammatica nelle ultime ore. L’acqua alta ha nuovamente invaso la città, che per il 70% è finita ancora immersa sotto decine di centimetri di mare.

In questi giorni, Stefano Accorsi si trova proprio in laguna per girare alcune scene del suo prossimo film e pare abbia colto l’opportunità di fare qualche ripresa, approfittando della marea che ha sommerso il capoluogo veneto.

L’attore e regista ha inizialmente pubblicato sulla sua pagina Instagram alcune storie ritraenti Venezia, tuttavia criticate dai follower, non ritenendo eticamente corretto il suo comportamento, data la grave situazione.

Per spegnere qualsiasi polemica, Stefano Accorsi spiega che Piazza San Marco non l’hanno chiusa a causa del film ma dell’acqua alta. Stanno girando a Venezia dal 4 novembre e proseguiranno fino al 12 dicembre. “Non stiamo facendo nessuno sciacallaggio”, puntualizza. Semplicemente non potevano immaginare un dramma di tale entità.

Le proteste del sindaco

A ogni modo, le storie condivise da Stefano Accorsi non hanno rappresentato l’unica ragione di critica. Infatti ha dovuto fronteggiare pure le rimostranze del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Il primo cittadino si è lamentato perché qualcuno vorrebbe girare una pellicola. Anche loro li hanno mandati via.

Ed ha aggiunto che non c’è peggio della speculazione in questi momenti. Da ormai diversi giorni Brugnaro passa le proprie giornate a vigilare e a stimare i danni riportati. Il suo rimando, pur senza fare nome e cognome, è proprio a Stefano Accorsi e alla sua troupe, i quali avrebbero preferito continuare a girare malgrado l’acqua alta.

Durante il picco della marea, Accorsi è stato infatti avvistato in Piazza San Marco con la collega Valeria Golino, apparentemente la protagonista femminile dell’opera cinematografica attualmente in produzione. Naturalmente, al gruppo, allontanato, è stato proibito di girare in condizioni tanto gravi per la città della Serenissima, piombata in quelle ore in un vero e proprio incubo.

Non ci sono andati leggeri neppure i presenti, giudicando inappropriato il comportamento della squadra di lavoro.

Stefano Accorsi: parole solidali per Venezia

Accorsi, impegnato a realizzare Sei Tornato, aveva espresso negli scorsi giorni piena solidarietà alla laguna, raccontando come l’acqua alta di martedì notte sia stata angosciante: sembrava non finisse mai. Al di là delle immagini folcloristiche – constatava – ci si rende conto che la città è esposta a problemi davvero grossi e i danni sono enormi.