‘La gente ci guarda per vedere mezza coscia…?’: Striscia la Notizia, il rimprovero del Gabibbo a La Repubblica

Striscia la Notizia

Il Gabibbo non digerisce il giudizio de La Repubblica sulle veline

Il quotidiano nazionale La Repubblica ha fatto arrabbiare Striscia la Notizia, lo storico TG satirico di Antonio Ricci giunto alla 32esima stagione. In particolare è la mascotte del programma, il Gabibbo, a scrivere una lunga lettera di lamentela indirizzata a Dagospia, il portale web di Roberto D’Agostino.

Lo sfogo è avvenuto dopo un articolo sulle tesi del produttore televisivo Stefano Balassone. Affermazioni il cui contenuto secondo la mascotte della trasmissione Mediaset è uguale a quella delle scie chimiche lasciate dagli aerei. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo.

L’affondo della mascotte di Striscia la Notizia verso La Repubblica

“Tra le tante, sostiene che la crisi degli anni post Lehman Brothers dal 2008 in poi avrebbe modificato le sensibilità del pubblico televisivo ignorando però che Striscia continua a mantenere la sua leadership assoluta nell’access prime-time sul pubblico 15-64 anni, il target più pregiato per gli investitori”,

ha scritto il Gabibbo. Ma l’affondo di quest’ultimo non è terminato qui, infatti continua:

“Non vede, e forse non può vedere, quanto sia modificata la sensibilità dei lettori di Repubblica, su cui il nostro pontifica, che diffondeva nel 2008 una media di 522 mila copie, e dieci anni dopo, nel 2018 si ritrova a 164 mila (dati ADS)”.

Il duro sfogo del Gabibbo 

Alla mascotte del tg satirico Striscia la Notizia, però, non piace quanto dichiarato sulle veline che ogni sera calcano il bancone del programma di Antonio Ricci. Per questa ragione il Gabibbo ha concluso la sua lettera per Dagospia in questo modo:

“Ma davvero il dottor Balassone crede che nel 2019 un maschietto per vedere mezza coscia debba sintonizzarsi su Striscia la notizia? È chiaro a tutti che eccitarsi con questa perversa pratica fa diventare ciechi. Se non ci crede il dottor Balassone chieda a Ezio Mauro, ammesso che riesca a vederlo”.

Arriverà la replica da parte dei vertici del quotidiano nazionale La Repubblica? Non ci resta che aspettare…