Lunetta Savino felice e soddisfatta di fianco a Saverio Lodato
Lunetta Savino si scopre e racconta del suo nuovo amore a 60 anni. Il compagno si chiama Saverio Lodato ed ha 7 anni in più di lei. E’ simpatico, allegro, vivace, ricco di curiosità ed ha anche tanti interessi. Stanno insieme da tre anni, è un giornalista, scrittore Antimafia tanto vitale. Non si è mai parlato di loro perchè sono entrambi tanto riservati.
Lunetta Savino, la donna deve essere libera ed indipendente
Lunetta Savino racconta che ciò che l’ha colpita è proprio questa sua grande vitalità cosa alla quale non è abituata perché trovare uomini della sua stessa età ancora con tanta voglia di mettersi in gioco è praticamente impossibile. Inoltre grazie alla presenza dell’uomo nella sua vita La donna ha scoperto di avere dei lati del tutto sconosciuti fino al momento.
Ha poi svelato cosa vuol dire innamorarsi a 60 anni, quando si ha già una vita strutturata, dei figli grandi quindi con meno responsabilità nei loro confronti. Si può iniziare a pensare a se stessi, essere meno dipendenti da tutti e vivere di conseguenza la relazione con grande Libertà.
Aggiunge che ad ogni modo la donna dovrebbe sempre pretendere di essere libera e non dipendente dalla dolce metà. E’ bello che l’uomo sia il punto di riferimento, accettando di perdere la propria indipendenza, Innamorarsi a 60 anni vuol dire invece, ma deve essere un appoggio, un aiuto, una persona sulla quale Contare non l’annullamento di tutto il resto.
La scena di autoerotismo che spazza via gli stereotipi
L’attrice conosciuta per aver partecipato per anni ad Un Medico in Famiglia ha poi parlato degli impegni lavorativi, del suo ruolo in Rosa dove è stata coinvolta in una scena di autoerotismo.
Qualcosa di totalmente nuovo per lei e per il pubblico che l’ha vista in questi nuovi panni. In questo modo, Lunetta ha spazzato via gli stereotipi secondo i quali le donne che hanno più di 60 anni non sono più interessate al sesso.
Proprio per questo ha ammesso di essere stata un po’ preoccupata all’inizio, poi si è resa conto che anche una scena di autoerotismo può essere fatta con delicatezza e tanta sensibilità.
Si è sentita inizialmente disagio, poi tutto è passato anche grazie alla presenza di un uomo dietro la cinepresa tanto sensibile ed a modo. Così tutto è diventato normale, lei ha accettato di mostrarsi come non aveva mai fatto, è stata al gioco e ha fatto un’esperienza che l’ha profondamente cambiata.