Gianna Nannini, ecco perchè canto seduta dopo l’incidente

Gianna Nannini
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Gianna Nannini e la sua vita frenetica: soltanto la figlia riesce a darle un freno

Gianna Nannini, ospite a “20 anni che siamo italiani” il nuovo programma condotto da Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada spiega perché canta seduta. La cantante ha una vita frenetica che la costringe a spostarsi da un paese all’altro in pochissimo tempo, anche a distanza di ore, senza pensare minimamente a se stessa, al riposo.

Menomale che al suo fianco c’è la figlia che la rallenta un po’ e la fa scendere dal treno per impegni ai quali non può mancare e che hanno a che fare con lei. Altrimenti la cantante vivrebbe solo ed esclusivamente di lavoro e ad ammettere questa verità è proprio lei che sa di essere una stakanovista. Non riesce a dire no, cerca di fare tutto ciò che è in programma anche quando non ha tempo.

Gianna Nannini, da seduta rende di più perchè sente di essere rilassata

Gianna Nannini a causa di questo suo modo di fare qualche mese fa ha avuto un incidente e il suo ginocchio ha subito un duro colpo. A quel punto si è resa conto che cantare seduta sulla sedia piuttosto che da alzata le faceva bene, ecco perché ha deciso che da questo momento in poi canterà solamente da seduta.

Ha così scoperto di essere molto più brava, rilassata, può continuare ad essere veloce ma allo stesso tempo stare un passo indietro per non spingere troppo. A proposito di musica parla del suo ultimo brano in collaborazione con Coez.

Una nuova impronta musicale alla sua carriera, la Nannini aperta a collaborazioni con la nuova generazione

Afferma di avere rivalutato la nuova generazione e per questo ha deciso di dare una nuova identità musicale a quella che è la sua carriera collaborando con un giovane che ha la melodia dentro. Vorrebbe lavorare anche con Salmo o Massimo Pericolo che le danno la sensazione di essere bravi e meritare.

Ama coloro che si mettono in gioco con questo atteggiamento, ama lavorare con una band che la sostiene e che riesce a suonare gli arrangiamenti come se fossero uno strumento solo. La semplicità riesce ad essere innovativa anche senza strafare. Il suo ultimo disco è nato con piano, voce e chitarra a Londra, poi si è spostata a Nashville e lì le sue canzoni hanno fatto la differenza. Ecco perché l’album si intitola​ “La di​fferenza”.