Francesco Chiofalo: “Ogni giorno ricevo minacce di morte”

Francesco Chiofalo

Francesco Chiofalo: torna sui social per sfogarsi contro le cattiverie ricevute per i recenti problemi di salute

Nella giornata di venerdì 29 novembre Francesco Chiofalo è andato al Pronto Soccorso per un problema urgente: le sue labbra si erano fatte enormi. L’ex compagno di Selvaggia Roma, temendo il peggio, ha immediatamente richiesto consulto e i dottori hanno confermato le paure, tanto da ricoverarlo, temendo che la sua lingua finisse per gonfiarsi e comprometterne le funzioni respiratorie. È stato lo spunto per i più maligni di fare ironia e associare la disavventura a qualche punturina andata male.

Vittima di cyberbullismo

Attraverso nuove storie su Instagram, Francesco Chiofalo si mostra stavolta con il volto coperto. Non è a proprio agio con sé stesso, soprattutto dopo aver letto le numerose schifezze scritte dagli utenti sul suo conto. Ha compreso amaramente

“di essere vittima di un cyberbullismo basso, becero”

Gli hater lo insultano sotto ogni punto di vista: fisico, intellettuale, economico, personale. Continuamente gli inviano minacce di morte, ogni giorno, come se avesse commesso qualcosa a qualcuno o come se avesse fatto chissà quali gravi azioni e l’aspetto più comico secondo Francesco Chiofalo è che non può azzardare una risposta perché basta poco per diventare lui il mostro, non può fare niente, escluso restare inerme a subire. E tutto questo perché è una persona vera.

Il suo profilo lo sfrutta per raccontare la sua vita al 100 per cento, senza filtri. Se è felice rende partecipi, idem se triste e preoccupato, mentre gli altri influencer raccontano una vita finta, perfetta, costituita da bei vestiti, belle macchine, tutto impeccabile. Ma loro vengono idolatrati sui social, invece le persone vere come lui che non temono di esternare emozioni e lasciare trasparire le emozioni realmente provate le demoliscono.

Francesco Chiofalo abbattuto

Ora non si sente più granché bene, è parecchio demoralizzato. Non si capacita di tutto questo accanimento nei suoi confronti, solamente perché appare come un normale essere umano, solamente perché quando è felice ride, quando sta male è preoccupato, quanto è triste piange.

Non si sforza di mostrarsi senza difetti, a differenza dei colleghi, ben guardinghi dal farsi cogliere imperfetti. Lui non ha paura di mostrare pure questo suo lato, un ragazzo qualunque, con periodi positivi e negativi, momenti di euforia e altri duri. In conclusione, spiega di essersi sempre considerato l’ultimo degli ultimi per cui non comprende minimamente questo modo del finto perfezionismo.