Cecchi Gori, vince la gara contro Martin Scorsese per i credit di The Irishman

Cecchi Gori
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GORI/SORSESE: “Nonostante tutto, spero di potermi riavvicinare a lui”

Il produttore cinematografico e televisivo italiano riesce a spuntarla con il regista americano: sarà inserito nei crediti per il film The Irishman. La decisione è stata presa dopo una lunga causa in un tribunale californiano.

L’inizio della vicenda: Cecchi Gori e i diritti per “Silence” e “The Irishman”

Molti anni fa, il produttore italiano Cecchi Gori possedeva i diritti per il libro dal quale fu tratto il film “Silence”. Il regista Martin Scorsese teneva molto alla produzione, e si accordò con l’italiano per sfruttare il testo per la sceneggiatura.

A causa di nuovi progetti più urgenti, come The Wolf of Wall Street con Leonardo di Caprio, la produzione di Silence venne rinviata. I rapporti tra il regista e il produttore, ormai diventati amici, però non si modificarono. Anzi: la casa di produzione americana di Cecchi Gori divenne un punto di riferimento a Hollywood.

Il problema iniziò quando Silence venne ulteriormente re-inviato, nonostante i contratti già firmati. La casa di produzione di Gori era inoltre in perdita, e a causa dei suoi problemi di salute il produttore si trovava spesso in Italia. Il nome di Gori non venne infatti inserito nei crediti per la partecipazione al film. Quando i due si accordarono per collaborare a The Irishman, il produttore italiano si trovava in Italia, in cura per un’ischemia cerebrale.

Inviò dunque due incaricati, tra cui un avvocato, per curare i propri affari negli Stati Uniti. I due, però, non presero le parti del produttore. Vennero ugualmente inseriti tra i crediti del film al posto del produttore. Da questo punto in poi, i rapporti tra il regista americano e il produttore italiano si deteriorarono completamente.

Cecchi Gori e la denuncia ai due inviati

Scoperta la truffa ordita dall’avvocato e dal suo braccio dentro, Cecchi Gori denunciò i due personaggi. Ha dichiarato inoltre che non ritiene Scorsese un disonesto, ma solo una persona in vista circondata da persone malfidate.

I due sostennero, pensando di non venire sentiti, che il produttore italiano, ricoverato in Italia, “Fosse più utile da morto che da vivo”. I due potrebbero aver pensato di poter approfittare delle sue precarie condizioni di salute, o forse addirittura della sua morte, per fare carriera. Comprensibilmente, dopo avergli sottratto la partecipazione al lavoro, il produttore li denunciò.

Nell’esposto presentato ad una corte californiana, i due vennero accusati di truffa e di sostituzione di persona, e oggi un giudice ha dato ragione a Cecchi Gori. A distanza di molti anni, il produttore italiano vedrà il proprio nome nei crediti finali per la sua partecipazione a The Irishman. Nonostante la sconfitta di Scorsese, il produttore si augura di poter ricucire i rapporti di amicizia con cui si erano lasciati prima della vicenda.