Fabrizio Corona, torna attivo sui social: chi gestisce il profilo?

Fabrizio Corona: chi gestisce il suo profilo social
Fabrizio Corona

Fabrizio Corona è tornato sui social network, nonostante debba ancora scontare parte della pena comminata: chi tira le fila?

Se seguite sui social Fabrizio Corona, vi sarete accorti che in tempi recenti si è intensificata l’attività. Non tardano nemmeno le fotografie ritraenti il bad boy. O forse ne danno l’impressione perché, in realtà, non si fa mai inquadrare in volto, tolti almeno i vecchi scatti. Numerosi follower hanno commentato l’attuale situazione. E in molti si domandano chi cura le pubblicazioni poiché, come noto, lui non può utilizzare le piattaforme.

È sempre meglio ricordarlo: Fabrizio Corona sta attraverso una fase delicata, avendo da poco lasciato il carcere per scontare i restanti 4 anni e 3 mesi presso un istituto di cura vicino Monza (sui 9 anni e 8 mesi complessivi). A stabilirlo il giudice di Sorveglianza di Milano, avanzando una giustificazione “umanitaria”.

Le apparenze ingannano

Ma torniamo indietro e ‘indaghiamo’ sulla gestione del profilo di Fabrizio Corona. Chi si trova dietro al suo profilo se il legittimo proprietario è inibito? A quanto pare sia Atena Agency sia il marchio Adalet Unconventional Groove se ne interessano, come attestano le @ immancabilmente presenti nei post veicolati durante gli ultimi giorni.

Sicuramente la particolare manovra ha inizialmente creato una leggera confusione nelle prime fasi. Difatti, diversi fan, non troppo pratici con i meccanismi del web, hanno immaginato – come si evince chiaramente leggendo alcuni commenti – che sia Fabrizio Corona a occuparsene in prima persona.

Invece le apparenze ingannano perché, pur trattandosi del suo profilo personale e i ‘temi’ trattati siano lui e la sua famiglia, in realtà ci pensano terze parti. Rinomate agenzie certamente in grado di svolgere un ottimo lavoro.

Fabrizio Corona, le motivazioni dietro al trasferimento in un istituto

Una volta conclusa la reclusione in galera, Corona è stato accompagnato presso un istituto di cura dove passare il resto della pena. I rapporti psichiatrici dell’equipe di San Vittore hanno segnalato il progredire patologico di disturbi della personalità, attribuite a tendenze narcisistiche e ad episodi depressivi. Il provvedimento si sarebbe reso necessario perché le terapie farmacologiche sottoposte non avrebbero sortito i benefici sperati.