Pablo Escobar: il fratello lancia un nuovo smartphone e fa causa alla Apple

Il fratello di Pablo Escobar lancia un nuovo smartphone e fa causa alla Apple
Pablo Escobar

Pablo Escobar: il fratello lancia un nuovo modello di smartphone e fa causa alla Apple

Il fratello di Pablo Escobar lancia un prodotto piuttosto inaspettato: uno smartphone pieghevole dorato. Roberto afferma che il device, immesso sul mercato a 349 sterline – simile a Samsung Galaxy Fold e Huawei Mate X – è indistruttibile.

La campagna delll’Escobar Fold 1 presenta la foto segnaletica del boss del narcotraffico colombiano come sfondo predefinito. E una pubblicità sempre del telefono mostra modelle vestite in abiti succinti.

In un’intervista a Digital Trends, il fratello di Pablo Escobar ha illustrato le caratteristiche del dispositivo, sottolineandone soprattutto la straordinaria resistenza. Non può rompersi – ha spiegato – perché non ha dovuto realizzare uno schermo di vetro, al contrario della Samsung. Lo hanno infatti ottenuto mediante un tipo speciale di plastica, senza compromessi nella qualità: ha la miglior risoluzione.

Ambizioni alle stelle

Il fratello di Pablo Escobar nutre grosse ambizioni. Vietato limitarsi a una nicchia di pubblico, l’obiettivo è sconvolgere il settore della tecnologia, buttare giù il colosso Apple e conquistare il dominio nel mercato competitivo degli smartphone. Ha pure annunciato l’intenzione di intentare il mese prossimo una causa legale contro l’azienda fondato da Steve Jobs.

Stando alle sue parole, gli avvocati stanno preparando una battaglia da 30 miliardi di dollari contro la società di Cupertino per essere truffatori e imbrogliare i clienti, vendendo telefoni senza valore.

Pablo Escobar: la storia del re della cocaina

Nato il 1° dicembre 1949 a Rionegro, Pablo, terzo di sette fratelli, ha guidato il cartello Medellin in Colombia finché, all’età di 44 anni, la polizia non lo uccise a colpi di pistola. Spesso soprannominato “Il re della cocaina”, ha la nomea di criminale più ricco in assoluto, forte di un patrimonio stimato pari ad oltre 40 miliardi di dollari negli anni Novanta.

L’organizzazione a lui facente capo ha fornito circa l’80 per cento della cocaina introdotta clandestinamente negli Stati Uniti al culmine della sua carriera, guadagnando 21,9 miliardi di sterline (£ 17,2 miliardi) all’anno. Ha donato 443 abitazioni a persone precedentemente senza fissa dimora: valso dai locali il titolo di “Robin Hood colombiano”.