Bullismo, ragazzo disturba il compagno di scuola: se ne pentirà! [VIDEO]

Bullismo: vittima reagisce all'aggressore
Bullismo

Bullismo: ragazzo tenta di aggredire un compagno. Ma la reazione di quest’ultimo lo fa pentire

Il bullismo è una terribile piaga, presente praticamente da sempre. Negli ultimi anni però, grazia alla campagna di sensibilizzazione, si rilevano progressi. Per quanto la frase suoni magari retorica, la diversità è davvero un valore aggiunto, senza la quale il mondo non sarebbe tanto colorato e piacevole da scoprire. Oggi abbiamo una bella storia da raccontare, bella almeno nel caso di chi doveva in teoria interpretare la vittima!

C’è un antico adagio recitante così: non svegliare il can che dorme. L’aggressore d’ora in avanti avrà ben scolpita in mente la lezione. Mai sottovalutare il nemico. Anche se in superficie appare tranquillo, taciturno, quasi remissivo, tenta di praticare bullismo a un vero combattente.

Reazione oltre le aspettative

L’adolescente credeva di fare tranquillamente il bello e il cattivo tempo. Si sentiva superiore, di imbattersi in un compagno più debole di lui, ma quest’ultimo gli ha riservato una sorpresa davvero divertente, di cui la sua mascella ancora si ricorda. Il ragazzo ricoperto dagli insulti era appoggiato ad un albero nel giardino del complesso scolastico e non dava fastidio a nessuno.

Evidentemente il responsabile del bullismo non aveva niente di meglio da fare se non provocargli tormento, da bravo incosciente si è tirato da solo la zappa sui piedi. Avvicinatosi per importunarlo, la vittima è stata inevitabilmente costretto a reagire, uscendone da assoluto vincitore.

Il ragazzo preso a male parole è in realtà un eccellente sportivo, come si vede chiaramente nel video. Ha sferrato un calcio acrobatico in stile Karate, mandando l’avversario k.o. La risposta ideale a chi voleva prendersi gioco di lui, esclusivamente per soddisfare l’ego personale.

Bullismo: una storia a lieto fine

La storia raccontata nell’articolo ha avuto un lieto fine. Ma purtroppo ogni giorno qualche ragazzo subisce vessazioni. Il consiglio è sempre ed esclusivamente uno: parlarne, parlarne e parlarne. Ai genitori, a un amico fidato, al dirigente scolastico, l’importante è denunciare. In questa maniera tanti ragazzi ne sono usciti e tanti altri lo faranno.