Marco Vannini, la madre: “Chi ti ha ucciso non la farà franca”

Marina Conte, madre di Marco Vannini, il 20enne ucciso a Ladispoli nel 2015 a casa della fidanzata Martina Ciontoli, ha pronunciato ultimamente parole piene di rabbia, dolore, ma anche di speranza. Lo sfogo di Marina, riportato dal settimanale Giallo, è in realtà una promessa fatta alla memoria di Marco, affinché il ragazzo abbia giustizia e che il colpevole paghi.

Marina Conte è una donna addolorata, ma allo stesso tempo forte. Non passa giorno che nella sua mente non vi sia l’immagine del suo adorato Marco . Le recenti festività natalizie hanno fatto sprofondare Marina e suo marito Valerio nella tristezza più profonda, come lei stessa ha dichiarato.

Marco Vannini: un angelo volato in cielo troppo presto

Marina Conte ha ricordato come suo figlio Marco fosse un giovane con tutta la vita davanti. Il ragazzo è morto, a dire della signora Conte, non di certo per una malattia o per una tragica fatalità, bensì a causa di qualcuno che per oscuri motivi ha deciso che la sua esistenza dovesse terminare così presto.

Quel qualcuno che ha lasciato il giovane morire senza la possibilità di salvarsi. Ricordiamo come Marco Vannini sia morto a causa di un proiettile al braccio. Una ferita non mortale, almeno all’inizio. Se infatti i soccorsi fossero stati chiamati a tempo debito, il 20enne avrebbe potuto salvarsi senza alcun dubbio.

Marina Conte: “Gli assassini di Marco hanno trascorso il natale allegramente”

Marina Conte è adirata per come la famiglia Ciontoli (il cui capofamiglia, Antonio, padre di Martina e suocero di Marco, avrebbe sparato a quest’ultimo, lasciandolo a terra morente) abbia festeggiato spensieratamente le feste di natale.

Marco, invece, si trova sepolto nel cimitero di Cerveteri e non potrà più donare ai suoi genitori il calore e l’allegria che il ragazzo, amante della vita e con tanti sogni per il futuro, sapeva dare a chi gli stava vicino.

Valerio e Marina ripongono le loto ultime speranze nell’udienza attesa per il prossimo 7 febbraio in corte di cassazione. La madre di Marco Vannini si augura che i giudici possano una volta per tutte “far prevalere la giustizia”.