Briga e le meteore dei talent: “Non sanno manco scrivere il loro nome” 

Briga spiega i flop dopo il talent
Briga

Briga ospite alla puntata di Domenica In del 19 gennaio: il rapper romano ha un’opinione bassa su certi colleghi nati nei talent

Briga è sempre stato uno di pochi complimenti e smancerie. Ancor prima che approdasse ad Amici l’artista romano ha sempre fatto dell’onestà intellettuale il suo marchio di fabbrica. Genuino, forse anche troppo per un certo modo di fare televisione, respinge con naturalezza disarmante qualsiasi ipocrisia.

Resta da scoprire quale opinione nutra sui futuri concorrenti al Festival di Sanremo 2020. Appoggerà le scelte di Amadeus o muoverà critiche ben assestate?

Sicuramente Mara Venier ha dato prova di coraggio nel chiamarlo per la puntata di Domenica In prevista oggi pomeriggio, dove insieme a Francesco Facchinetti e noti giornalisti, Briga commenterà la kermesse canora.

Un Po’ Come la Vita

Su quello stesso palco il 31enne salì esattamente lo scorso anno, cantando al fianco di Patty Pravo il brano Un Po’ Come la Vita. In un’intervista pubblicata fra le pagine del quotidiano Leggo, ha respinto la tesi secondo cui sarebbe finito in penombra al Festival. Gli impegni professionali assunti – ha spiegato Briga – sono ben ragionati e nessuno glieli imponi.

In coppia con un mostro sacro della musica italiana qual è Patty voleva ricucire lo strappo con la stampa. A volte delle domande provocano strappi. Occorre sempre contestualizzare le cose e gli atteggiamenti. Dunque, la puntualizzazione: le sceneggiate non fanno parte di lui, tuttavia possiede la personalità necessaria per dire sempre la sua.

Briga: questione di bagaglio culturale

Tante le collaborazioni nell’ultimo disco del cantautore, Il Rumore dei Sogni: Gianluca Grignani, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Antonello Venditti e Patty Pravo. Tra di loro, un padre artistico, Venditti.

Ricorda una serata parecchio divertente a Porto Santo Stefano: Antonello lo accolse a casa sua e si dimostrò un gran signore sul piano umano, un uomo di una cultura nettamente sopra la media.

E lo stesso bagaglio culturale – ha sentenziato – incide molto nella carriera. Non tutti sfondano nel dopo talent: alcuni ragazzi ci arrivano senza manco saper scrivere il proprio nome in corsivo, figurarsi se sanno produrre un disco.