Bill Cosby, ancora denunce per violenza sessuale

E’ stato il papà più famoso d’America, è stato il padre che tutti avremmo voluto, Bill Cosby. E adesso? Cosa sta accadendo in questo momento nella vita di uno degli attori più famosi degli Stati Uniti? Fango o verità? Bill Cosby è stato accusato di violenza sessuale, ancora. Questa volta a parlare è stata una donna californiana, Judith Huth, che all’epoca aveva solo quindici anni. Era il 1974.

La donna, dopo la valanga di denunce che si è abbattuta sull’attore americano, ha deciso di uscire allo scoperto e di raccontare la sua storia, il suo dolore, quello dal quale, ancora oggi, afferma la donna, non è riuscita a riprendersi.

La donna, presentatasi in tribunale per la denuncia, ha raccontato ed esposto i fatti: Judith si era recata sul set di un film che l’attore stava girando, appunto, nel 1974 nella metropoli californiana, con una sua amica. Cosby, dopo averle viste, si mostra gentile e amichevole e molto interessato alle due giovani ragazze tanto da invitarle, per il sabato seguente, al tennis club.

Dopo la partita, le porta alla Playboy Mansion. Chiede loro di mentire sulla loro età, se qualcuno la chiedesse. Poco dopo, Cosby offre loro molti cocktails. Poi  Judith si ritrova in una stanza con il famoso attore che, disteso su di un letto, le prende la mano e la porta verso le sue parti intime, iniziando un atto sessuale senza il consenso della ragazza.

Judith riesce a scappare, ma l’accaduto le procurerà non pochi problemi psicologici negli anni seguenti.

Si abbatte, così, sulla reputazione del padre d’America, una violenta tempesta. Già in passato alcune donne avevano accusato l’attore affermando di essere state da lui drogate e in seguito violentate. Ma, quelle denunce, erano state una flebile fiamma. Ora la situazione si presenta ben diversa. L’attore dovrà comparire in tribunale per difendere se stesso, per non sporcare un ricordo, perfetto che, ancora oggi, resta vivo nella mente di chi non riesce a credere a queste parole. No, non Cliff Robinson. Non lui.

Incredulità, sgomento, ma anche attacchi e accuse per Bill Cosby e una carriera che giunge al suo declino. NBC e Netflix hanno cancellato i progetti che avevano nel cassetto con lui. Cosby, inoltre, si è dovuto dimettere dal consiglio d’amministrazione della Temple University dopo decenni di frequentazione dell’ateneo. Sposato e con cinque figli, dovrà ora fare i conti con queste terribili accuse.

Lo scorso ottobre, l’attore e commediografo Hannibal Buress, aveva accusato Cosby di essere un violentatore. Parole che hanno portato, in seguito, a quella serie di denunce e a quest’ultima, quella di Judith Huth, che hanno sporcato, forse per sempre, una figura, un uomo, che speriamo di non dover smettere di amare.

Barbara Bowman, una di loro, ha scritto un articolo per il Washington Post in cui ha raccontato la sua brutta avventura con l’attore nel 1985, quando aveva 17 anni.

Da quando la bomba è scoppiata, Cosby, non ha proferito parola. Resta in silenzio l’attore, o quasi:

So che la gente è stanca del fatto che io non dica nulla, ma una persona non deve rispondere alle insinuazioni. Le persone dovrebbero controllare i fatti e non dovrebbe rispondere alle allusioni“.

Queste la poche parole rilasciate dal comico al Florida Today in una delle poche e rare dichiarazioni fatte in merito alle accuse.

Il suo avvocato, Martin D. Singer, ha parlato di “escalation oltre il limite dell’assurdo“, “fantasie prive di fondamento e non corroborate“.

Vecchie e nuove denunce, fulmini forse non tanto a ciel sereno, per l’attore e comico americano. E adesso? Cosa accadrà adesso? Sono tutte menzogne? Ci sarà un fondamento di verità? E perché queste donne sono uscite allo scoperto solo dopo tutti questi anni? Perché non hanno parlato subito? Perché non hanno denunciato quell’uomo che le avrebbe drogate e poi violentate? Perché solo adesso? E perché in diretta televisiva se volevano proteggere la loro privacy, la propria stessa persona?

Ancora nessuna risposta, ancora in attesa. Con una speranza accesa nel cuore, la speranza che quell’uomo, il nostro papà Cliff non sia un mostro, un violentatore, ma che sia ancora lui. Lui, che ci ha fatto ridere, emozionare e commuovere. Fino a prova contraria, per noi, sarà ancora il papà d’America.