Vincenzo Schiavone: arrestato il patron della Pineta Grande

In manette Vincenzo Schiavone, noto imprenditore campano. Schiavone è celebre nel territorio per essere il proprietario di diverse infrastrutture ospedaliere.

Tra queste menzioniamo la casa di cura Pineta Grande di Castel Volturno (Caserta) e la clinica Padre Pio di Mondragone (Caserta). Le accuse contestate a Schiavone sono gravissime. Parliamo di abuso di ufficio, corruzione e rivelazione di segreto di ufficio. Ad incastrare Schiavone un’indagine sui lavori di ampliamento della Pineta Grande.

Il provvedimento emesso verso Schiavone ha toccato altre due persone. Il primo è il tecnico di parte della Pineta Grande, Domenico Romano. Il secondo è il funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Caserta, Giuseppe Schiavone. Come si legge da FanPage, nei confronti di quest’ultimo è stata disposta l’interdittiva della sospensione dai pubblici uffici per un anno.

Vincenzo Schiavone nei guai: scattati i domiciliari

L’ordinanza degli arresti domiciliari nei confronti di Vincenzo Schiavone è stata eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta. È bene chiarire come nel corso di una precedente indagine, gli inquirenti avevano scoperto un sistema di connivenze tra imprenditori, impiegati pubblici e tecnici privati operanti a Castel Volturno.

Tra questi figurava anche il nome di Schiavone. Come se non bastasse, in data 7 gennaio 2019, era stata già emessa un’ordinanza di custodia cautelare verso la persona di Carmine Noviello, geometra e responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Castel Volturno. Ordinanza in seguito confermata dal riesame.

Le dichiarazioni del gip

Secondo le dichiarazioni da parte del gip che ha firmato l’ordinanza di arresto nei confronti di Vincenzo Schiavone, questi avrebbe creato un insieme di relazioni. Tramite queste, il potente imprenditore sarebbe riuscito ad accedere a diversi livelli istituzionali con l’obiettivo di avere agevolazioni e, allo stesso tempo, soddisfare dei tornaconti personali.

Il gip ha tenuto a precisare come lo stesso Schiavone sia un uomo abile nell’assoggettare gli uffici pubblici secondo i suoi piani. Il patron della Pineta Grande e della Padre Pio non si sarebbe fatto scrupoli ad avvicinare il magistrato che stava indagando sulla sua persona dopo essere venuto a conoscenza dell’indagine tramite i procedimenti emessi in precedenza.