Formello, bimbi maltrattati in asilo: maestre sotto accusa

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Due maestre di un asilo di Formello sono state tratte in arresto dai carabinieri. Poste ora ai domiciliari, le due donne dovranno rispondere dell’accusa di maltrattamento, per aver percosso, umiliato e punito i loro piccoli alunni. I bimbi maltrattati in asilo, di appena 3-4 anni, subivano “trattamenti esemplari” di ogni genere.

Bimbi maltrattati in asilo: l’allarme ai carabinieri

I carabinieri della stazione di Formello hanno condotto una indagine lampo coordinati dalla Procura di Tivoli. Il campanello d’allarme è scattato dopo delle segnalazioni partite da alcuni genitori.

Questi ultimi si erano insospettiti per la reticenza dei bambini nell’andare a scuola. Alcuni dei bimbi maltrattati in asilo assumevano comportamenti violenti a casa, si esprimevano con parole aggressive, utilizzando gli stessi modi che subivano e vedevano in classe. Le indagini sono state molto celeri, proprio per permettere a questi soprusi di interrompersi nel più breve tempo possibile, secondo il Messaggero.

Lo svolgimento delle indagini

Nel giro di poche settimane, i carabinieri hanno installato delle telecamere in classe. Durante i giorni hanno filmato episodi deplorevoli: i bimbi venivano umiliati, presi in malo modo dalle maestre, che usavano maniere a dir poco stargate. Attraverso le registrazioni video e audio, permesse dal GIP, sono emersi metodi educativi ed istruttivi violenti, con punizioni inaudite, considerate dalle insegnanti “esemplari”.

Per tale ragione, i carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno avuto il via libera dalla procura ad applicare un’ordinanza di di misura cautelare nei confronti delle due maestre, che ad oggi sono agli arresti domiciliari. Il GIP di Tivoli Aldo Morgni su richiesta della locale Procura, non ha avuto scrupoli ad autorizzare indagini e arresti, pur sapendo che le due vantavano molti anni di insegnamento alle spalle.

Le motivazioni del GIP

Secondo quanto ricostruito dal Giudice delle indagini preliminari, le due sono colpevoli di aver esperito una serie di violenze, fisiche e psicologiche. Inammissibile risulta oggi punire i bambini con offese verbali, urla e in alcuni casi anche schiaffi. Sono questi atteggiamenti infondati e inidonei ad una classe di scuola dell’infanzia, in virtù del fatto che un simile comportamento, tende poi ad incidere negativamente sulla vita dei bambini loro affidati.

Per una questione di rispetto e privacy nei riguardi dei bimbi maltrattati in asilo, il GIP ha deciso di diffondere le immagini delle violenze oscurando i volti, come spiega il procuratore di Tivoli Francesco Menditto.