Emoji “Ma che vuoi?”, arriva l’omaggio ad uno dei gesti italiani più noti

Emoji ma che vuoi?
Emoji ma che vuoi?

Chattare con i nostri amici è diventata un’abitudine a cui davvero non sappiamo rinunciare. Ad oggi, però, non utilizziamo solo i testi per esprimere i nostri pensieri e le nostre emozioni.

Le emoji, ovvero quelle piccole faccine che possiamo scegliere tra tante ci aiutano ad esprimere felicità, tristezza, rabbia e non solo. Un recente aggiornamento, di cui si parlava già da alcune settimane, ha introdotto un’emoji tutta italiana, quella del gesto “Ma che vuoi?”.

117 nuove emoji tra cui anche la mano a cuoppo

Finalmente è pronta per essere utilizzata l’emoji della cosiddetta mano a cuoppo. Si tratta del gesto italiano più noto in assoluto in tutto il mondo che sta a rappresentare una locuzione del tipo “Ma che vuoi?”. Questa emoji non arriva da sola ma è in buona compagnia. Sono, infatti, altri 116, infatti, i graziosi simboli che possiamo utilizzare per le nostre conversazioni online.

Troveremo, infatti, l’uomo con il velo da sposa (per adattarsi al meglio al mondo attuale che approva i matrimoni tra omosessuali), l’uomo che allatta (in riferimento alla possibile adozione dei bambini da parte di coppie gay), alla figura dei polmoni e non solo. Sono tantissime le alternative per un settore, quello di queste graziose immagini, nato alla fine degli anni Novanta in Giappone.

Ma com’è fatta l’emoji del “Ma che vuoi?” tutto italiano? Non è difficile da riconoscere. Ha la forma di una mano, disponibile in diverse colorazioni, che punta vero l’alto con tutte le dita racchiuse verso un unico centrale.

Attenti ai significati dell’emoji nelle varie parti del mondo

Sul web, dato il lancio dell’emoji in questione, si è alzato un polverone in merito ai vari significati che questa mano a cuoppo assume nei diversi Paesi del mondo. A far luce soprattutto i post su Twitter. In America, ad esempio, identifica il fisting (ovvero una pratica sessuale estrema), in Medio Oriente si traduce come “aspetta”.

Insomma, una cosa è certa: l’Italia è orgogliosa che un gesto tipicamente italiano sia finita tra le emoji mondiali, ma occorre stare attenti a chi si invia la famosa manina. Il rischio è chiaramente quello di essere fraintesi.