Rula Jebreal, accusata di ipocrisia: “Ti sei dimenticata di Harvey Weinstein?”

Rula Jebreal attaccata dalla giornalista Concita Borrelli
Rula Jebreal

La giornalista Concita Borrelli attacca Rula Jebreal

Assieme a Diletta Leotta, sul palco di Sanremo ha affiancato Amadeus l’israeliana Rula Jebreal. La giornalista ha tenuto nel corso della prima serata un monologo davvero toccante, recepito con termini entusiastici dai telespettatori, tuttavia ottenere l’apprezzamento unanime è utopia.

Sull’approdo o meno della donna in tanti si sono subito espressi e oggi, fra le pagine de Il Messaggero, Concita Borrelli analizza in modo approfondito la sua presenza. Fin dalle prime righe si scorge chiaramente il tono sarcastico. Dapprima la Borrelli sottolinea come Rula Jebreal sia una grande esperta di politica internazionale in assenza di prove.

La competenza attribuitale dipende secondo la collega dalle frequentazioni nei salotti mondani, quelli dove si ritrovano le personalità di spicco e potenti, dove stringere le giuste amicizie. Il suo ultimo marito è un banchiere. Calata dall’alto con quel sorriso alternato al broncio di chi esibisce il senso del sacrificio tanto rapidamente quanto frequenta le feste esclusive. Lei schierata contro Trump.

La donna della provvidenza

Quindi, Concita Borrelli ricorda la trepidante attesa per il discorso di Rula Jebreal. Doveva assolutamente dire qualcosa sulla violenza contro le donne. Non andava mandata indietro perché quando avrebbe proferito parola la vita degli ascoltatori sarebbe definitivamente cambiata.

La Jebreal è il Verbo per due motivi: punto primo, la storia personale della sua mamma verso la quale esprime rispetto profondo e riflessione. E poi Rula accumula rabbia e somministra prediche quasi fosse ad una convention americana. Il suo sogno nel cassetto.

Infine, la Borrelli lancia un messaggio verso Amadeus e chiunque sia costretto a scuse, inchini, attenzioni e standing ovation alla schiera delle Rula Jebreal di turno, presenti in convegni e talk. Presto o tardi questo finirà. Potranno dire bella ad una ragazza oppure esprimere disaccordo nei confronti di chi rivendica posizioni.

Sarà possibile dubitare delle vicende di tutte quelle fanciulle che insieme al produttore cinematografico Harvey Weinstein hanno condiviso foto e party. Il riferimento va ai rapporti tra Rula e il molestatore seriale delle attrici di Hollywood, l’orco del movimento #metoo.

Rula Jebreal: il silenzio-assenso a Harvey Weinstein

Ai tempi Weinstein produsse la pellicola tratta dal libro Miral, scritto dalla Jebreal. Frequentò per un certo periodo l’ambiente del produttore, notando le sue inclinazioni violente contro il gentil sesso. Ammise, ad esempio, un episodio in cui lo vide maltrattare una sua assistente. Ma si guardò bene dall’attaccare Weinstein e gli puntò il dito solo successivamente.

Sul tema spinoso la Jebreal si è però guardata bene dall’esprimersi nel monologo e questo non ha fatto altro che scatenare ulteriori critiche.