WhatsApp, un’ennesima truffa blocca i servizi di home banking

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Sono in aumento, in Italia, i casi di una nuova truffa, l’ennesima, che si avvale di WhatsApp per diffondersi in maniera capillare. Le segnalazioni di utenti che vi sono incappati, infatti, si susseguono. A quanto pare, le conseguenze di quest’ennesima truffa sono abbastanza gravi e vanno a riflettersi sulle app di home banking dei malcapitati. Ecco, più da vicino, di cosa si tratta.

WhatsApp, la nuova truffa arriva dall’estero

Arriva da oltre confine la nuova truffa che sta interessando gli utenti italiani di WhatsApp. Gli hacker, stavolta, hanno preso di mira i dati più sensibili degli utenti, li hanno incrociati tra loro ed hanno dato vita ad una frode gravissima.

Come hanno fatto? Si sono, innanzitutto, impadroniti del nome e del cognome degli utenti tramite i social network, in particolare Facebook. A quel punto chiede l’amicizia e, una volta concessa, recupera, se disponibile, il numero di telefono.

La costruzione della truffa procede chiamando l’operatore del malcapitato e richiedendo una nuova SIM per smarrimento o malfunzionamento della principale. L’operatore, cui possono essere comunicati tutti i dati, inoltra la richiesta e dopo poco la scheda principale diventa inutilizzabile. Quando il truffato se ne accorge è praticamente troppo tardi perché la nuova SIM è stata già recapitata al truffatore.

Da qui è semplicissimo scaricare WhatsApp ed effettuare tutte le operazioni possibili. Tra quelle che vanno più in voga vi è la ricezione dei codici d’accesso all’home banking via messaggio in modo da poter manipolare anche app e servizi bancari.

Come evitare di essere truffati

Considerato che WhatsApp è l’applicazione di messaggistica più utilizzata al mondo, ben si comprende come gli hacker e i malintenzionati la utilizzino per colpire il maggior numero di persone possibile.

Ma come possiamo fare per evitare di essere truffati? La prima regola è quella di non lasciare mai visibile pubblicamente il proprio numero. Chiunque dovesse volerlo deve cercarlo direttamente a noi. In secondo luogo, come avviene ad esempio per la truffa che azzera il credito, è indispensabile non aprire mai allegati provenienti da sconosciuti o cliccare su link in cui ci viene richiesto di confermare dati sensibili.