Vasco Rossi: “In vita solo grazie agli antidepressivi”, poi la rettifica

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Vasco Rossi ancora in vita solo grazie agli antidepressivi

A furor di ascolti Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero condurranno su Rai Uno in prima serata la nuova edizione di Una Storia da Raccontare. Per la prima puntata saranno omaggiati tanti grandi artisti della storia musicale italiana, a cominciare da Vasco Rossi e la sua Vita Spericolata.

Il Blasco, così come gli ammiratori lo amano chiamare, ha letteralmente condotto una Vita Spericolata, costituita, oltre che da memorabili pezzi, da parecchi vizi. Eppure, forte di una tempra fuori dal comune, la rock star è ancora qui, arrembante al solito.

C’è stato un periodo in cui le condizioni di Vasco Rossi parevano davvero deficitarie. Anni fa l’intramontabile artista venne ricoverato presso la clinica Villalba di Bologna, mandando nel panico i fan. Superato il momento più buio, il diretto interessato condivise un pensiero su Facebook, un’ammissione che suonava malinconica a chi, da sempre, ha gioito e sofferto insieme a lui.

Cocktail preparato dai medici

Da tempo – ammetteva – assume un cocktail di antidepressivi, ansiolitici, psicofarmaci, vitamine e altro ancora, elaborato da un’equipe di medici, che lo mantiene in questo equilibrio accettabile. Cogliendo l’occasione per ringraziare i dottori del loro supporto, aggiungeva che doveva la vita a loro e alla valanga di sostanze chimiche assunte.

Vasco Rossi non avrebbe superato tutte le consapevolezze, le sofferenze e la profonda depressione nella quale era precipitato nel 2001. Ha passato un lungo frangente dove ogni cosa pareva lì per ricordargli come la vedeva diversa: fastidiosa in passato, la considerava ora normale e soddisfacente.

Quella perenne sensazione di groppo in gola, di inconsolabile tristezza. Un velo opaco, grigio sul mondo intero. Dalla mattina alla sera era di cattivo umore. Non avrebbe nemmeno salutato.

Vasco Rossi: il chiarimento alla stampa

In seguito alle parole riportate dalla stampa, il cantautore smentì le parole lette sui giornali: non era depresso e non si era dimesso. Semplicemente voleva condividere l’esperienza, le sensazioni e le debolezze, paradossalmente la sua forza.

A prescindere dalla cattiva interpretazione, mostrò anche in quella circostanza tanto carattere, nel condividere sui social network, solitamente terreno di scontri, le proprie fragilità. Senza mai rinnegare il lato spericolato e maleducato.