Luca Tommassini vittima di insulti omofobi: coreografo pronto a denunciare
Quella dell’omofobia è purtroppo una piaga ancora oggi presente in Italia. A Roma si è verificato l’ennesimo attacco, stavolta contro il celebre coreografo Luca Tommassini, ritrovatosi sul citofono di casa un post it con sopra scritto l’invito ad andarsene via, con tanto di insulti nei confronti della sua sessualità.
Il biglietto è stato allegato ad uno spillo collocato ad incastro proprio nel campanello, cosicché suonasse senza sosta.
A testimoniare lo spiacevole accaduto è lo stesso Luca Tommassini. Sul citofono del suo palazzo – racconta – è apparsa accanto ai suoi due interni questa scritta. Non è certo che sia al 100 per cento contro di lui ma un dubbio ce l’ha. In un attimo si sono presentati i fantasmi del passato, quando da bambino lo riempivano di male parole a casa o per strada.
Tornato il timore
Gli è tornato il timore di quando la madre si svegliava ogni mattina e pensava che avrebbe dovuto affrontare un’altra dura giornata, facendo affidamento solo sulle proprie forze. Passando per quella maledetta strada, davanti all’officina del padre che fingeva di non vederlo.
Papà si vergognava di Luca Tommassini. In pubblico non avevano alcuna forma di rapporto, mentre in privato lo intrattenevano unicamente nel momento in cui gli faceva provare a pronunciare la “s” in modo corretto, offrendogli un premio in denaro, aveva la zeppola e lui la detestava.
Nel corso dell’infanzia è rimasto a lungo in silenzio per farlo stare sereno, per impedirgli di sfogare la sua aggressività verso la madre. Spesso l’ha infatti picchiata per “colpa” sua, la considerava responsabile del suo orientamento sessuale.
Luca Tommassini: un padre violento
Tanto il clima era irrespirabile in famiglia che quando lui e la madre decisero di iscriverlo alla scuola di ballo sotto casa, lo fecero di nascosto. Non appena il padre lo scoprì scattò una rissa a casa, tra le più brutte, dove egli ordinava a mamma di fargli immediatamente smettere di frequentare le lezioni perché diventava gay.
Allora Luca Tommassini si ribellò, trasse in salvo la madre e ora questo atto lo denuncerà. Ha sempre vinto contro omofobi e razzisti, perciò non intende più restarsene in silenzio. Sono tutti sotto attacco.
Dunque l’ex coreografo della scuola di Amici di Maria De Filippi prenderà provvedimenti legali. L’augurio è che episodi simili e le discriminazioni in generale abbiano fine una volta per tutte.