Coronavirus, bilancio in aggiornamento, 4 morti e più di 200 contagiati

Coronavirus in Italia

Il Coronavirus continua a far paura nel Bel Paese. Proprio stamattina, sempre in Lombardia, è morta la quarta vittima del virus, un 84enne che si trovava all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Purtroppo il bilancio è in continuo aggiornamento dal momento che emergono sempre più casi. Attualmente sono 210 i contagiati e 4 i morti. Facciamo il punto della situazione.

Contagi Coronavirus in Italia, dove e quanto

I numeri sul Coronavirus in Italia vengono diffusi, in via ufficiale, due volte al giorno e i dati provengono direttamente dalla Protezione Civile che sta gestendo l’emergenza. L’ultimo bollettino parla di un totale di 210 persone contagiate.

Di queste, 165 si troverebbero in Lombardia, 27 sono, invece, quelle in Veneto. Queste due, lo ricordiamo, sono le regioni sin da subito considerate il focolaio del virus sul territorio italiano.

Al terzo posto per numero di contagi si piazza l’Emilia Romagna con 16 casi. Altri 3 si sono verificati, invece, tra il Piemonte e il Trentino Alto Adige. Anche il Lazio fa parte di questa lista. Allo Spallanzani di Roma, infatti, si trovava la persona guarita come vi si trovano ancora la coppia di cinesi ricoverata dai primi giorni del mese. Quattro, invece, i decessi. Tutti questi sono persone anziane e con problemi di salute pregressa.

Le rassicurazioni di Conte

Il presidente del governo, Giuseppe Conte, ha rassicurato tutti gli italiani durante Live: Non è la D’Urso che impegnerà tutto il suo tempo per fronteggiare l’emergenza mettendo da parte qualunque diverbio politico in atto. Nel frattempo, sono giunte importanti rassicurazioni anche sul piano delle scorte alimentari per i supermercati di Lodi, Piacenza e province letteralmente presi d’assalto nella giornata di ieri.

Gli scaffali, in molte zone, sono rimasti vuoti. Donatella Prampolini, la vicepresidente di Confcommercio, ha assicurato che non ci sono problemi a livello di scorta e che pure turni e personale sono stati riorganizzati per far fronte all’emergenza.

Ai dipendenti residenti nella zona rossa, infatti, è stato vietato di recarsi al lavoro con l’obbligo personale di isolamento per evitare il diffondersi dei contagi. Nel frattempo per prevenire al massimo i contagi è utile attenersi al Decalogo ufficiale del Ministero della Salute.