Piero Angela sul Coronavirus, attenzione alle fake news

Piero Angela

Il Coronavirus si sta diffondendo nel Bel Paese e le opinioni che si sono diffuse in merito sono davvero tante. Anche Piero Angela, il noto conduttore di Super Quark, ha detto la sua in occasione di un’intervista fatta a Repubblica.

Il giornalista ha tenuto, in particolare, ad invitare alla calma gli italiani prendendo le cose con la dovuta serietà ma senza allarmismi. Massima attenzione, poi, alle fake news che circolano in questi ultimi giorni. Oltre ad informare male, infatti, queste alimentano la paura incontrollata.

Piero Angela, le parole sul Coronavirus

Piero Angela ha parlato in maniera molto chiara e concisa, come gli è solito, sul Coronavirus. Il giornalista, classe 1928, si è soffermato sugli effetti del virus sulla popolazione mondiale. Ha detto “L’80% dei contagiati guarisce senza dover ricorrere a cure particolari. Soprattutto i più giovani. E poi abbiamo visto guarire anche persone colpite duramente, come il turista cinese ricoverato allo Spallanzani”.

Ed in effetti è proprio così. Le condizioni del turista cinese, l’uomo che con la moglie è ricoverato dai primi giorni di Febbraio, sono molto migliorate. E quasi nessuno ci credeva quando veniva definito in condizioni gravissime. Piero Angela poi prosegue “È una cosa seria ma, in attesa del vaccino, le cure ci sono e nella maggior parte dei casi funzionano”.

Le regole per contrastare il Coronavirus

Mentre il mondo è impegnato a trovare un vaccino per il COVID-19, Angela ha ribadito l’importanza di “rispettare le raccomandazioni che arrivano dagli esperti”. Prosegue dicendo “forse un giorno, quando sarà finito, diremo col senno del poi: erano eccessive. Ma con senno di poi sono buoni tutti”.

Importantissimo, poi, stare attenti alle fake news. “Da giornalista ascolterei le fonti più autorevoli” dice Piero Angela. Ed in effetti questa appare proprio la via giusta, specie considerato il numero quasi incontrollato di news sul Coronavirus che circolano ogni giorno.

Angela tiene, poi, a difendere tutti coloro che hanno il compito di decidere sulla salute pubblica. Spesso le decisioni prese possono sembrare eccessive ma bisogna comprendere. Molte volte meglio essere prudenti che rischiare conseguenze gravissime sulla vita di centinaia, se non migliaia, di persone.