Alba Parietti e il sadomaso: “Punivo e mi facevo punire”

Alba Parietti
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Alba Parietti svela le sue esigenze a letto: praticava sadomaso

Che sia ancora una bella donna basta avere gli occhi. Ma sulle abitudini a letto Alba Parietti chi ne sa davvero qualcosa? L’opinionista di Barbara d’Urso, annunciata come ospite della nuova puntata di Live con il figlio e la sua fidanzata, ha sempre tenuto per sé certi dettagli.

Quelli più intimi, che magari eccellenti colleghi spiattellano con nonchalance in tivù e sui giornali. Dopo i brillanti esordi, la piemontese si è costruita un’immagine piuttosto austera, ben lontana dal gossip. Per strapparle dichiarazioni scottanti occorre prima conquistare la sua fiducia, un’operazione riuscita a Libero Quotidiano.

Depressione borderline

Nell’ottobre del 2016 Alba Parietti confessò retroscena inediti sulla propria persona. La chiacchierata inizia dallo stato d’animo. Ha sempre avuto una forma depressiva borderline, in grado di condizionare la sua vita e le sue condizioni psicofisiche: serenità, allegria, stanchezza, ansia. Poi capitano episodi che la ricatalputano in quegli stati di disperazione in cui si è trovata da bambina. E, di colpo, ricade nel baratro.

Lutti, delusioni affettive, litigi con il figlio, situazioni in cui non si è sentita capita, in cui ha provato paura di essere mal giudicata. Se si parla di delusioni affettive è naturale pensare ai compagni avuti nel corso della sua vita. O, almeno, quelli pubblicamente noti. Ebbene, con tutti loro conservava un buon rapporto, eccetto Cristiano De Andrè.

Alba Parietti e il figlio del Faber si sono voluti bene per trent’anni. Non scaricava tutte le responsabilità sull’uomo. Sentiva di aver commesso degli errori, è un po’ sadomaso, ovvero la attraggono amori malati e tormentati. Anche se la fanno stare male li cerca. Ha il terrore di annoiarsi, e forse questo le fa creare artificialmente delle storie pericolose. Forse la spinge a comportarsi così la paura di invecchiare.

Alba Parietti: i due eventi traumatici

L’ex showgirl associò i rapporti malati e tormentati a due eventi traumatici. Nel primo, avvenuto il 4 novembre, ha avuto un incidente mortale in auto. Ha rischiato di essere decapitata e le è sorta la sindrome del sopravvissuto. Ovvero provava una sorta di senso di colpa al contrario, non accettava il fatto di essere ancora viao.

Mentre stava iniziando a risollevarsi, due anni dopo ha affrontato un’altra tragedia. La morte della fidanzata di suo figlio, 25enne. Ha cominciato a rincorrere il pericolo e praticamente rapporti sadomaso, come fossero droghe con cui allontanarti dalla realtà. Non solo vittima, ma anche carnefice.