Bugo e il periodo di buio: “Mi fecero capire di fermarmi”

Bugo
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Bugo spiega l’allontanamento dalle scene degli scorsi anni

Un po’ come il prezzemolo Bugo sta bene in ogni trasmissione televisiva. L’uscita di scena anticipata dal Festival di Sanremo 2020 gli ha, paradossalmente, portato fortuna. E, regola comune tra gli artisti giudicati underground saliti all’attenzione popolare, chi si sentono traditi sono i fan storici.

Qualcuno gli dà addirittura del venduto, di certo il cantante non aveva mai aveva riscosso fino ad oggi tanta notorietà. Critiche probabilmente eccessive, più fondato è il discorso sul lato prettamente tecnico. I recenti pezzi sono distanti anni luce dagli esordi, quando si fece notare sempre per via del sound ricercato. Sfidava lo stile classico dei tempi.

Punti di riferimento

All’inizio i riferimenti di Bugo – racconta in un’intervista a Il Fatto Quotidiano – erano Beck, i Nirvana, i Beastie Boys. Tanta America, pure nel tipo di produzione desiderata e nella scrittura. Poi è diventato sempre meno anglofono, un processo naturale. I riferimenti italiani erano così connaturati dentro di lui da emergere in modo diretto.

Di disco in disco ha cambiato parecchio producer perché voleva un suono e caratteristiche precise. Ha lavorato con Matteo Cantaluppi, Stefano Fontana, Giorgio Canali e molti altri. Nel momento in cui decide chi contattare ha già ben presente lo stile da dare all’opera, se lo disegna nella mente, tipo Enzo Ferrari che ha in testa la macchina e poi si fa aiutare dagli specialisti per realizzarla.

Nel 2018 Bugo ha contattato Andrea Bonomo e Simone Bortoletti. Insieme sono partiti a razzo, la visione era talmente chiara da tirare fuori un sacco di pezzi in un anno e mezzo. In larga parte le hanno scartate, finché le nove rimaste le ha sentite sposare appieno l’idea dietro Cristian Bugatti.

Ora consapevole del proprio valore, in passato era quasi sparito. Una pausa non totalmente richiesta. Inciso nel 2008 Contatti, andato davvero parecchio bene, intendeva proporre un lavoro diverso, far uscire un suo lato inedito.

Bugo: il pubblico non era pronto

Gli piace sorprendere, è una delle sue peculiarità. Ma poi è servito un allontanamento dalle scene perché si è accorto che il pubblico non era pronto a un taglio netto. Per questo motivo l’album Nuovi Rimedi per la Miopia non ha funzionato.

Era troppo distante, troppo prematuro e troppo nuovo rispetto a come lo conoscevano gli ammiratori, ma anche il suo settore. Comunque Io Voglio Te è oggi una delle canzoni più amate del suo repertorio, all’epoca venne invece snobbata. La fredda reazione dei sostenitori gli è d’altra parte servita e adesso si gode il frutto dei sacrifici.