Jazz McCoy Tyner lutto nel mondo della musica

jazz McCoy Tyner
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Jazz McCoy Tyner, l’addio al più grande solista jazz

Jazz McCoy Tyner si è spento a Philadeplphia all’età di 81 anni. Questa è la notizia triste del giorno, il mondo ha dovuto dire addio ad uno dei più grandi pianisti jazz della storia della musica.

La sua carriera ebbe inizio quando aveva soltanto 13 anni, praticamente un bambino alla scoperta di una passione che poi sarebbe diventata la sua più grande fortuna. La musica di Tyner è diventata uno degli esempi del vero Jazz, quello degli anni 70.

Jazz McCoy Tyner, il rapido evolversi della sua carriera

La carriera ebbe inizio nel 1960, come pianista per poi evolversi sempre di più in pochissimo tempo. Le cose infatti cambiarono rapidamente a seguito di vari eventi.Sempre nello stesso anno infatti venne chiamato a sostituire Steve Kuhn nel quartetto di John Coltrane. Successivamente riuscì a prendere il posto di Kuhn ufficialmente rimanendo a suonare con la compagnia per qualche mese.

Insieme a lui si esibivano Elvin Jones alla batteria e Jimmy Garrison al contrabbasso con cui aveva ottimi rapporti. Non possiamo dire la stessa cosa dei rapporti con Coltrane che si rovinarono ben presto a causa della tonalità di quest’ultimo che non piaceva affatto a Tyner.

Per questo, Tyner decise di intraprendere la carriera da solista per poi fondare un trio diventandone ovviamente il leader. Con la Blue Note Records pubblicò una serie di album che diventarono gli esempi del periodo e non solo. Poi nel 1972 passò alla Milestone Records grazie alla quale registrò gli album più influenti di allora e di oggi.

Esempi sono Sahara del 1972, Song of the new world del 1973 ed Englightenment del 1973. Insieme a lui suonò per parecchio tempo un celebre batterista che arrivava direttamente dai Weather Report, Alphonse Mouzon.

Gli elementi chiave di un jazz senza categoria

La musica di Tyner risulta essere tanto particolare perché in certi aspetti è possibile riconoscere degli elementi che appartengono agli asiatici ed africani e non al classico jazz. Un esempio potrebbe essere Sahara pezzo nel quale Tyner suona sia il piano che anche il flauto, le percussioni ed il koto. Non si tratta ovviamente di strumenti che in genere si ritrovano nel classico jazz.

Grazie a musica di questo genere Tyner è riuscito a diventare l’esempio delle Jazz vitale degli anni 70, ovviamente innovativo, senza rientrare in un genere ben preciso, nè il  fusion nè il free jazz. Tyner ha uno stile tutto suo. Per questi motivi è stato siglato come uno dei pionieri del Jazz e l’uso dell’armonia quartale applicata ad ogni sua opera resterà incisa nel cuore di tutti.