Giulia Salemi da sola scoppia in lacrime: “Cose più grandi di me”

Giulia Salemi scoppia in lacrime dopo essere stata lasciata sola a Milano
Giulia Salemi

Giulia Salemi costretta a Milano da sola. L’influencer scoppia in lacrime sui social

Giulia Salemi scoppia in lacrime a causa del Coronavirus. La bella influencer italo-persiana ha affidato alle Instagram Stories uno sfogo dopo l’emanazione del provvedimento dello Stato che proibisce alle persone situate in alcune città di lasciare le stesse. Quel che sta accadendo in queste settimane è un’emergenza mai accusata prima nel nostro Paese. Un’epidemia partita dalla Cina e ormai dilagatasi praticamente ovunque.

Aggiungere ulteriore dramma è probabilmente la mossa peggiore, dato il panico già scattato fra la popolazione. D’altra parte le istituzioni si sono ritrovate pressoché obbligate ad adottare misure urgenti, come l’estensione della “zona rossa” all’interno della regione Lombardia, interamente “blindata”.

Senza gli amici e la famiglia

La 26enne Giulia Salemi è rimasta, suo malgrado, a Milano, sola, senza gli amici, già partiti, e senza la famiglia, abitante in una delle altre città maggiormente colpite dal virus. Lontana dai propri affetti la gieffina si è lasciata andare a un momento di sconforto. Nella story pubblicata sul popolare social fotografico racconta, con il cuore in mano, la situazione attuale ai followers.

È bloccata a Milano, senza la sua famiglia, il suo papà e la sua mamma. Un conto è scegliere di non muoversi, un altro è un divieto imposto dallo Stato. In lacrime, Giulia Salemi spiega che le si prospetta un mese da sola, non potrà nemmeno festeggiare il suo compleanno. Quindi, in onestà ammette di provare profonda tristezza ed agitazione. Non sa cosa fare. Pur fiduciosa e non rassegnata, capisce di essere bloccata in qualcosa più grande di lei.

Giulia Salemi: l’ennesima sventura

Uno sfogo chiarito dalla giovane poche ore dopo, spiegando che si aggiunge a una serie di episodi negativi capitatele. Fatti ed avvenimenti accumulati pesano come un macigno. Questo provvedimento l’ha turbata perché per oltre un mese non potrà vedere i familiari. Si sente impotente, non può fare nulla, eccetto adempiere alle regole che il Governo ha ordinato di rispettare.

Purtroppo lo scoppio dell’epidemia sta sconvolgendo le vite di noi italiani, soprattutto dei cittadini di alcune Regioni. I medici sono al lavoro per stabilire la reale entità del problema e sviluppare una cura. Nel mentre, le comunità si stringono in attesa di riprendere la vecchia routine quotidiana. Per quanto riguarda la Lombardia, e dunque pure Milano che ne è il capoluogo, il periodo di “zona rossa” andrà avanti fino al 3 aprile.