Il Segreto chiude, le parole di Iago Garcia: “Giusto che arrivi una conclusione perché…”

Iago Garcia

Come tutti i fan de Il Segreto sapranno, la soap opera si accinge a chiudere i battenti per sempre e da poche ore ha commentato la cosa anche Iago Garcia. Lui è stato uno tra i protagonisti più interessanti della soap, dato che ha interpretato il ruolo di Olmo Mesia, un personaggio certamente perfido, ma pieno di sfaccettature.

Ad ogni modo, l’attore si è lasciato andare nel corso di un’intervista con il settimanale “Mio” ed ha fatto delle rivelazioni molto interessanti in merito alle sorti delle avventure di Puente Viejo. A suo avviso pare sia assolutamente giustificato porre fine alla storia, vediamo il motivo.

Il ruolo di Iago Garcia ne Il Segreto

L’attore Iago Garcia, alias Olmo Mesia, è stato un personaggio molto importante nella soap opera Il Segreto. Il suo ruolo è stato alquanto controverso, sta di fatto che ha trascorso tutta la sua vita a tormentare Soledad Castro. Non riuscendo ad ottenere le sue attenzioni, però, il protagonista è uscito di scena alcuni anni fa nel modo più tragico che ci sia, ovvero, attraverso un suicidio.

A prendere il suo posto, però, è arrivato ben presto suo figlio, Fernando Mesia. Quest’ultimo, seguendo le orme del padre, ha dato prova di essere una persona alquanto spietata e senza scrupoli. In ogni caso, i telespettatori della soap devono prepararsi a dire addio a tutti i personaggi del villaggio.

Le parole sulla chiusura

Secondo il punto di vista dell’attore, questa è una scelta estremamente saggia da parte dell’autrice. Molte volte, infatti, si fanno andare avanti le storie fino a giungere ad un punto estremo, per cui è lo stesso pubblico a stufarsi. Ebbene, prima che questo accada, considerando il crollo degli ascolti registrati dalla soap negli ultimi mesi, si è deciso di chiudere prima i battenti.

Nel corso dell’intervista Iago Garcia ha detto che Il Segreto merita un gran finale ed è giusto che finisca. I telespettatori si affezionano ad alcuni protagonisti e, quando questi vengono meno, si rischia di assistere al calo dell’attenzione. Questo, dunque, è proprio ciò che è accaduto alla fiction.