Il lutto di Beppe Fiorello, il noto attore piange i morti e sbotta sui social: “Basta fare feste…”

Beppe Fiorello
Beppe Fiorello

Beppe Fiorello piange le vittime di Coronavirus

Nelle ultime ore sul piccolo schermo e soprattutto sul web sono state mostrate le immagini di camion militari presenti nella città di Bergamo intenti a trasportare le salme morte per il Coronavirus. Delle immagini strazianti che fanno percepire la gravità della situazione che sta vivendo l’Italia, ma in particolare quelle zone della Lombardia.

Purtroppo i forni crematori sono al collasso, quindi si è deciso di portali a Borgo Panigale senza la possibilità di ricevere un ultimo saluto da parte dei familiari. Un colpo al cuore che ha colpito anche Beppe Fiorello, il noto attore siciliano e fratello minore di Rosario.

Le parole su Twitter di Beppe Fiorello

Beppe Fiorello è molto addolorato per quello che sta accadendo nel nostro Paese e nelle ultime ore ha avuto un duro sfogo su Twitter. L’attore siculo ha commentato la drammaticità delle immagini che mostrano i camion militari contenenti le vittime di Coronavirus. Quindi anche lui ha invitato gli italiani a rimanere a casa affinché si riducano i numeri di contagi e far si che gli ospedali respirino un po’.

Inoltre il fratello dello showman Rosario ha chiesto a tutta la collettività di fare tre giorni di lutto nazionale. Attraverso il suo account Twitter, l’artista ha scritto: “Camion militari per portare le bare dei morti e ancora si canta sui balconi, si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno Happening sui social, Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social si ma senza fare festa”. (Continua dopo il post)

La drammatica situazione nel bergamasco

Come accennato prima nella serata di mercoledì dei camion militari hanno preso circa 70 bare dal cimitero di Bergamo per portarle in altre città e procedere alla cremazione. Purtroppo la città amministrata da Giorgio Gori è al collasso sia nel campo santo che all’ospedale dove sono saturi i posti di terapia intensiva.

Stessa situazione nella vicina Brescia dove il numero di vittime per il Coronavirus cresce di ora in ora. In una settimana nel bergamasco sono venute a mancare circa 300 persone e purtroppo i loro cari non possono nemmeno fargli un ultimo saluto.