Ieri sera mi sono imbattuta nel programma Masterchef Junior Italia, talent show culinario ormai famosissimo, in cui aspiranti cuochi si battono ai fornelli per conquistare la fiducia dei tre giudici, in quest caso Bruno Barbieri, Alessandro Borghese e Lidia Bastianich. Vista il grande successo ottenuto in tutto il mondo dalle edizioni ‘adulte’, si è pensato di riproporre il format anche in versione ‘bambino’, facendo confrontare tra loro piccoli aspiranti chef, dalle capacità straordinarie. Come sempre, all’inizio di ogni prova, i tre giudici propongono ai concorrenti gli ingredienti con i quali dovranno cucinare. E così è stato durante la puntata di ieri sera, martedì 30 dicembre. I piccoli chef si sono visti recapitare in mensa enormi vassoi strabordanti di verdura fresca, formaggio, pasta, uova, farina ma sugli ultimi due gli ingredienti a sorpresa hanno lasciato di stucco i bambini: cervella di vitello e fegato di bovino. Inutile descrivere le facce disgustate dei piccoli partecipanti che hanno optato per gli altri ingredienti, tralasciando senza pensarci troppo i vassoi di carne. Questa reazione che può apparire del tutto normale, era stata prevista dagli stessi giudici ma ci deve far riflettere sulla natura non carnivora dell’essere umano. Fu il predicatore Savonarola il primo a parlare di questo argomento, sostenendo che a differenza degli animali carnivori, noi uomini nutriamo una naturale repulsione verso le carcasse, il sangue e le viscere delle prede. Ogni nostro senso rifiuta il contatto con un essere vivente morto o con la sue carni inermi; nella prova successiva un piccolo concorrente è stato invitato infilare la mano in tre contenitori per toccare i suoi tre ingredienti a scelta: un granchio, un’anguilla e un grosso filetto di carne. Il ragazzino era inorridito e continuava a ritrarre la mano disgustato dal contatto.
Quella andata in scena ieri sera è secondo me la prova tangibile dell’evoluzione umana verso il vegetarianismo, infatti la natura dei concorrenti, ancora piuttosto spontanea perché presa in tenera età, li ha portati verso la scelta di verdura e pasta, rifiutando come ‘schifosi’ tutti i ‘cadaveri’ presenti sui vassoi.
E ci si domanda se sia giusto, come nella seconda prova, obbligare di fatto i ragazzini a cucinare carne o pesce nonostante la loro repulsione. Ricordiamoci che i cibi che ci vengono serviti sul piatto sono frutto di cottura e lavorazione, accorgimenti che mutano la realtà. Solo per questo esistono gli onnivori; pensate se doveste mangiare la carne direttamente dal corpo sventrato di un bovino. Tra questa possibilità e un piatto di verdura fresca, su cosa ricadrebbe la vostra scelta? Perché il sangue, la carne fredda e viscida, i corpi esanimi di altri animali, ci disgustano tanto? Forse perché l’uomo sta attraversando la fase evolutiva che dall’onnivorismo lo trasporta al vegetarianismo.
Quello che ho visto ieri sera a Masterchef junior ne è la prova lampante.
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