Paolo Bonolis, confessione choc “Mi hanno puntato fucile in faccia”

Paolo Bonolis

Paolo Bonolis in una diretta su Instagram confessa che durante una piccola rissa in caserma un commilitone gli ha puntato un fucile in faccia

Dopo le controversie seguite alla messa in onda dei programmi di due big come Paolo Bonolis e Fiorello, ecco degli aneddoti raccontati in diretta Instagram. Sono proprio loro a narrare alcune esperienze del passato e hanno colto l’occasione per raccontare come stanno affrontando la quarantena.

I due conduttori si sono dati appuntamento virtualmente e hanno narrato degli aneddoti del passato. Hanno anche raccontato come stanno vivendo questo periodo avendo anche loro le rispettive madri ultra ottantenni lontane.

Fiorello parla della madre, Sara, che a 84 anni si è chiusa in casa per paura di essere contagiata. Fiorello ha detto che secondo la madre i giovani portano il virus e per questo dice al figlio di non muoversi da casa. E così lo showman va dalla madre col casco integrale, la mascherina e un pile davanti alla bocca.

Paolo Bonolis parla della quarantena e della madre

Fiorello ha anche dato un cellulare alla madre con FaceTime, per potersi vedere in video, ma aveva dimenticato di togliere il blocco. Ha quindi dovuto andare per forza dalla madre, tenendosi sempre a distanza, per togliere il blocco dal cellulare e potersi vedere in video. Anche Paolo nella diretta Instagram con Fiorello ha parlato della madre 88enne. La donna parla col figlio dalle scale e non lo fa entrare.

Lui si tiene sulle scale a distanza di cinque metri e la madre dubita anche che si tratti del figlio. Nella diretta Fiorello e Paolo hanno anche parlato della leva obbligatoria. A raccontare un aneddoto curioso è proprio il presentatore di Avanti un Altro, che racconta cosa gli è accaduto con un commilitone.

Un compagno di leva ha puntato il fucile in faccia a Bonolis

Bonolis ha raccontato che mentre c’era una rissa in caserma un camerata stupidamente gli ha puntato un fucile in faccia. Il conduttore davvero non sapeva come reagire, ma per fortuna quello non ha sparato. Paolo ha confessato di avere avuto molta paura. Ha anche rivelato di aver fatto solo sei mesi in caserma perché poi è nato il figlio e ha ottenuto il congedo per la legge Spadolini.

Invece Fiorello ha raccontato quando ha partecipato al picchetto d’onore per Spadolini, allora presidente del Consiglio. In una foto c’è proprio Fiorello dietro al presidente.