“Denunciate, chiamate la polizia”: Striscia la Notizia: l’appello di Michelle Hunziker

Michelle Hunziker protagonista della rubrica Moda Caustica

Michelle Hunziker mostra cosa accade dietro le quinte di Striscia la Notizia

Un paio di sere fa, attraverso i suoi canali social, Michelle Hunziker ha svelato ai follower cosa accade dietro le quinte di Striscia la Notizia. La soubrette svizzera ha postato una clip su Instagram che mostra le prove in studio delle due veline Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva mentre realizzano il nuovo stacchetto da fare in puntata.

Sul posto erano presenti solo poche persone, ovvero il regista del tg satirico di Antonio Ricci, alcuni tecnici e soprattutto il divertente Gerry Scotti, suo collega, che si spacciava per coreografo. La sera successiva, invece la madre di Aurora Ramazzotti ha fatto un appello che riguarda le donne vittime di violenza. Inoltre è intervenuta anche la sua cara amica, il legale Giulia Bongiorno.

L’accorato appello della soubrette svizzera ai microfoni del tg satirico

“Se state vivendo delle situazioni di violenza denunciate, continuate a farlo, chiamate la polizia perché possono intervenire anche adesso che c’è la quarantena”, è questo l’appello fatto da Michelle Hunziker. La professionista si è tolta i panni della conduttrice facendosi intervistare dalla storica inviata di Striscia la Notizia, Chiara Squaglia.

Quest’ultima da tempo si occupa della situazione abbastanza delicata che si è venuta durante il periodo d’emergenza per il Covid-19. Infatti, vista la convivenza forzata per via della quarantena, molte donne subiscono delle violenze da parte dei propri mariti e partner. Una circostanza che è aumentata vertiginosamente nell’ultimo mese e mezzo.

Le dichiarazioni dell’avvocato Giulia Bongiorno

La soubrette svizzera e conduttrice di Striscia la Notizia, anni fa ha dato vita, insieme al noto legale Giulia Bongiorno, Doppia Difesa. Quest’ultima è una onlus che da tredici anni sensibilizza l’opinione pubblica aiutando le vittime di discriminazioni, abusi e violenze. Gran parte di essi sono donne che subisco soprusi tra le mura domestiche.

“Non vorrei che la convivenza forzata fosse un alibi per giustificare le violenze, si può denunciare e si deve denunciare”, ha affermato giorni fa l’avvocato Bongiorno che è stata chiamata in causa per affrontare questo delicato argomento.