Massimo Giletti caos durante la diretta di Non è l’Arena, “Mi vergogno…”

Massimo Giletti

Massimo Giletti arrabbiato, continua la sua lotta contro la mafia

Massimo Giletti durante la puntata di ieri sera della trasmissione Non è l’arena ha parlato della discussa e criticata situazione nelle carceri, dove tanti boss hanno richiesto con una certa insistenza la  scarcerazione per motivi di salute. Tra questi Pasquale Zagaria, al quale il Tribunale di Sorveglianza di Sassari ha dato disposizione di scarcerazione.

Non è possibile, a quanto pare, continuare a tenerlo in carcere perché non si può dare alcuna garanzia sulle cure in qualunque struttura sanitaria dell’isola. Il boss deve intraprendere un percorso terapeutico importante a causa di una grave patologia. Così dopo essere stato condannato al 41 bis con una condanna definitiva a 20 anni, il boss legato al clan dei Casalesi e fratello del superboss Michele Zagaria avrebbe terminato il carcere prima del tempo prestabilito.

Massimo Giletti, la sicurezza pubblica crolla

Massimo Giletti non accetta queste condizioni, affermando di essersi profondamente vergognato di essere italiano. Il conduttore ha perso a causa della mafia parecchi amici che hanno combattuto contro la malavita per anni mettendo a rischio se stessi e la propria famiglia. Uno dei suoi amici è addirittura morto per piazzare una spia su un’altura, cadendo da uno scoglio.

Per questo e per tanti altri motivi non può accettare che un boss mafioso tanto pericoloso possa uscire dal carcere con una scusa poco credibile. Sarebbe stato possibile trovare qualunque altra soluzione piuttosto che arrivare a questo.

Spiega poi come si sono evoluti fatti, partendo dalla richiesta del Boss arrivata attraverso un certificato medico. Secondo i sanitari che si sono occupati si Lui il boss avrebbe bisogno di cure particolari che nessuna struttura né di Viterbo né di Taranto può garantire. Ecco quindi che si chiede la scarcerazione in modo da poter dare all’uomo la possibilità di trovare il luogo in cui ricevere le cure di cui ha diritto. Da questo momento in poi nessuna notizia, la questione è caduta nel vuoto.

L’invito del ministro Bonafede e la sua assenza puzzano, cosa succede?

Così per andare a fondo alla questione il conduttore aveva invitato in puntata il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ma tutto è andato nel modo sbagliato dato che ha avvisato all’ultimo momento di essere impossibilitato a partecipare alla trasmissione.

Anche questo è motivo di vergogna comune che ci fa riflettere parecchio. Perché il ministro non ha partecipato? Cosa nasconde? Prima l’impossibilità a partecipare, poi le scuse di una connessione che non permette il dialogo. Cosa succede?