25 anni fa moriva Mia Martini, la confessione di Loredana Berté: “Mimì venne arrestata…”

Mia Martini e Loredana Bertè
Mia Martini e Loredana Bertè

E’ passato un quarto di secolo dalla morte di Mia Martini

Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Mia Martini, una delle cantanti più apprezzate e brave del panorama musicale italiano. Per l’occasione Rai Uno trasmetterà ancora una volta un film tv dedicato a lei che ha come protagonista Serena Rossi.

tempo fa la sorella Loredana Bertè l’ha voluta ricordare nel corso di un’intervista a Verissimo. La professionista ha parlato dell’assenza di Mimì nella sua vita e il periodo difficile che ha vissuto quest’ultima. Affermazioni che fecero commuovere il pubblico e la conduttrice Silvia Toffanin.

La difficile infanzia di Mimì e Loredana

Intervistata a Verissimo, riferendosi a Mia Martini, la sorella Loredana rivelò che lei la proteggeva, ma anche le faceva altrettanto. Le due sorella si toglievano solo tre anni di differenza e per questo ragione erano sempre insieme. Un rapporto viscerale creatosi quando entrambe erano piccoline perché hanno vissuto momenti difficili in famiglia.

“Quando in casa c’erano liti, lei mi portava al luna park. Vivere con un padre padrone come il mio non era facile”, aveva confessato la Berté. Per questo motivo le consanguinee in età adolescenziale sono andate via di casa per trasferirsi nella Capitale. Qui hanno conosciuto Renato Zero e da lì a poco la loro carriera artistica ha preso il volo.

Loredana Bertè racconta dell’arresto di Mia

Nella lunga chiacchierata a Verissimo, Loredana Bertè aveva raccontato un aneddoto molto particolare che riguarda Mia Martini. Un giorno Mimì è stata arrestata per uno spinello che le avevano messo in tasca e per questo si è fatta due anni in prigione. “Dovevo occuparmi di lei e ho lasciato la scuola all’ultimo anno. Quando è uscita, prima del processo l’abbiamo nascosta per un anno in soffitta”, ha detto la giudice di Amici.

Successivamente la sorella maggiore si allontanò per 15 anni dalla musica perché l’avevano etichettata come una che porta sfortuna. Un periodo tremendo che la costrinse a tornare a Bagnara a cucire le reti dei pescatori. La Bertè ha un grande rimpianto, ovvero quello di non aver preso il cellulare che voleva darmi perché fossi sempre raggiungibile.