“Non va bene per niente…”: Flavio Insinna sbotta a L’Eredità, la dura amissione

Flavio Insinna
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Flavio Insinna si confessa aTv Sorrisi e Canzoni

Lunedì 4 maggio 2020 in Italia ha preso al via la Fase 2 dopo la quarantena da Covid-19. In concomitanza è tornato sul piccolo schermo L’Eredità, lo storico game show del preserale di Rai Uno condotto da Flavio Insinna. Rispetto a marzo, però, il programma ha subito qualche modifica.

In pratica stanno giocando i Campioni delle varie edizioni e il montepremi ogni volta viene donato in beneficenza alla Protezione Civile del nostro Paese. Dopo aver realizzato numerosi video-messaggi trasmessi nell’anteprima e condivisu sulla pagina Facebook della prima rete, l’attore romano ha rilasciato una lunga intervista al magazine Tv Sorrisi e Canzoni.

L’attore romano fa il punto della situazione

Intervistato dal noto periodico che si occupa di tv, Flavio Insinna ha parlato del suo ritorno sul piccolo schermo e di conseguenza il rientro nello studio de L’Eredità. Il professionista romano aveva stoppato le registrazioni agli inizi di marzo 2020, quindi a distanza di due mesi gli è apparso una situazione surreale.

“Pensare di tornare alla normalità non va bene, non è certo come prima. Se siamo tutti con la mascherina, a ranghi ridotti, senza pubblico, distanti, non è normale. E come fai a dire a chi ha perso familiari ti ridò la normalità? Non posso”, ha confidato l’artista che tra pochi giorni condurrà un altro programma in Rai.

Flavio Insinna condurrà Europe Shine a Light su Rai Uno

Nel corso della lunga intervista per Tv Sorrisi e Canzoni, Flavio Insinna ha svelato che sabato 16 maggio 2020 insieme a Federico Russo commenterà per l’Italia la serata dell’Eurovision Song Contest, trasformata per le cause del Coronavirus in Europe Shine a Light. Ovviamente il format verrà trasmesso in prime time sulla prima rete. Ovviamente non sarà come le altre edizioni a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.

I due presentatori chiederanno ai telespettatori del nostro Paese di assegnare un premio simbolico al brano preferito e all’esibizione ritenuta più sconcertante. Al magazine, Insinna ha asserito: “Speriamo di non scoprirci europei solo nelle canzoni, ma che questo sia un segnale concreto. La musica unisce sì, ma quando finisce l’ultima nota, possiamo essere una bella Europa unita anche nell’aiutarci e nel sostenerci?”