Ezio Bosso è morto, il pianista che ha saputo far sorridere e commuovere il mondo

Ezio Bosso
Ezio Bosso

Ezio Bosso, l’uomo più acculturato si spegne a soli 48 anni

Ezio Bosso, pianista, famoso direttore di orchestra, uomo più acculturato di sempre si è spento all’età di 48 anni dopo una lunga malattia, diventata per lui un vero e proprio calvario. Il pianista aveva una rara sindrome neurodegenerativa che piano piano negli ultimi anni aveva raggiunto già il suo Massimo. I livelli di sofferenza degli ultimi periodi erano troppo elevati e gravi. Nonostante questo l’uomo non si è mai perso d’animo e ha cercato sempre di ristabilirsi anche se farlo recuperando le intere funzioni vitali sarebbe stato impossibile.

Chiunque sperava di poterlo rivedere in TV in ottima forma, invece non è riuscito a regalare per l’ultima volta un po’ della sua musica, che ha allietato tutti. L’uomo era nato a Torino il 13 settembre 1971. Ha scelto subito alla formazione musicale, poi le sue condizioni di salute sono peggiorate. Anche tutto ciò che per lui era sofferenza fisica ha collaborato a farlo diventare il grandioso uomo che tutti noi conosciamo.

Ezio Bosso il difficile calvario dal 2011 ad oggi

Ezio Bosso venne operato nel 2011 a causa di un tumore al cervello. Di lì in poi tutto è andato a peggiorare, avendo scoperto una malattia neurodegenerativa che però lo ha reso conosciuto al mondo intero. Lo straordinario artista non ha nascosto le sue condizioni di salute sin dal primo momento. Ne ha parlato normalmente, senza vergognarsi, senza avere paura.

Tra l’altro ciò che più ha impressionato il mondo intero è che l’uomo ha sempre saputo scherzare su ciò che aveva. La sua disabilità è stata un argomento ironico mai un argomento troppo serio e triste. Forse anche grazie a questi tratti particolari del suo carattere la gente ha imparato ad amarlo. La sua forza di vita ha commosso il mondo intero, Ecco perché la notizia della sua scomparsa non può che essere una vera e propria tragedia.

Un sorriso, un cenno del volto, la grande forza d’animo e voglia di vivere

Chiunque lo conoscesse Sarà in grado di poter confermare che l’artista era in grado di comunicare tantissimo con pochissime parole, con qualche cenno del viso, con un semplicissimo sorriso. Il mondo della musica gli ha comunque dato tanti schiaffi, ha subito troppe ingiustizie, Ma lui non è mai crollato, così come non ha mai dato  importanza ai pregiudizi.

L’artista senza alcun problema ha ammesso di non aver mai dato chissà quale valore alle affermazioni di chi ha sempre cercato di sottovalutarlo. Ha preferito pensare al fatto che ha lottato tanto per arrivare a questo punto. Da piccolo a causa della povertà la musica, il sogno di essere direttore di orchestra eea per lui un’ambizione troppo lontana, qualcosa di irrealizzabile. Invece non è così che è andata. Non resta che dire un doveroso grazie a colui che per molti è stato una cura, proprio come lui amava affermare: la musica guarisce qualunque male.