Antonio Russo: la moglie Anna Santa indagata per omicidio

Antonio Russo
Antonio Russo

Ci sono importanti aggiornamenti sul caso di scomparsa di Antonio Russo, avvenuta a Terme Vigliatore (Messina) lo scorso 29 novembre. La moglie dell’uomo, Anna Santa Catanesi è al centro dell’inchiesta da parte della procura di Barcellona (Messina). La donna, 76 anni, ha un passato inquietante. Intervistata a Chi l’ha visto?, la donna ha parlato di alcune torbide vicende che l’hanno vista protagonista in passato.

Anna Santa Catanesi, nel 1991, avrebbe ucciso due coniugi residenti ad Adrano, di cui era badante. Arrestata, la moglie di Antonio Russo venne condannata a 16 anni di carcere per il duplice delitto. Diversi anni dopo, per Anna Santa Catanesi arrivò una nuova pena da scontare in prigione (4 anni e 7 mesi) per aver raggirato diversi anziani di alcuni paesini sulle Madonie.

Antonio Russo: la moglie al centro dell’inchiesta

Come leggiamo da Tempostretto.it, la procura della Repubblica di Barcellona, coordinata dal procuratore capo Emanuela Crescenti, ha recentemente disposto accertamenti tecnici su due automobili: una Fiat Panda (appartenente ad Antonio Russo) e una Renault Modus (appartenente alla figlia di Anna Santa Catanesi). La figlia di Anna Santa, Pina Azzena, era stata accolta in casa da Antonio Russo dopo il matrimonio con sua madre. La donna non risulta essere attualmente indagata.

Sono stati prelevati alcuni reperti biologici, attualmente a disposizione dei Ris dei carabinieri, che dovranno analizzarli. Gli inquirenti ipotizzano uno scenario tragico riguardo le sorti di Antonio Russo: omicidio aggravato e soppressione di cadavere, a cui avrebbe partecipato una persona non ancora individuata.

Anna Santi potrebbe avere avuto dei complici

Secondo le ultime indagini da parte degli inquirenti, Anna Santa Catanesi (detta la “mantide”) potrebbe avere avuto dei complici nella scomparsa di Antonio Russo. La donna avrebbe ucciso suo marito e, in seguito si sarebbe sbarazzata del cadavere dell’uomo. Come informa il Giornale di Sicilia, la moglie di Antonio, monitorata dai carabinieri della compagnia di Barcellona, avrebbe compiuto “passi falsi” negli ultimi mesi.

La villa della discordia

Anna Santa Catanesi e sua figlia fremevano nell’ottenere denaro da due abitazioni appartenenti ad Antonio Russo: una casa acquistata dall’uomo a Barcellona ed una villa di Marchesana a Terme Vigliatore. Soprattutto su questo immobile, Antonio Russo aveva investito molto denaro, sborsando un acconto di 150 mila euro per sottoscrivere il compromesso stilato con il venditore.

La villa era stata, in seguito, intestata a Pina Azzena. Antonio non era d’accordo con il desiderio da parte delle due donne. Proprio la villa di Marchesana avrebbe generato forti contrasti tra Antonio, Anna Santa e sua figlia. Ancora oggi, la Catanesi vuole rivendere tale “compromesso immobiliare” per ottenere la liquidità e condurre una nuova vita a Milano.