In questi giorni è passata quasi inosservata la crudele offensiva di Boko Haram nei confronti della Repubblica Nigeriana. Solitamente si nomina appena o si legge nei trafiletti del Tg, eppure questo gruppo estremista islamico ha conquistato col sangue e ingiustificabile crudeltà ben il 70% della Nigeria, seminando terrore e disperazione.

“L’educazione occidentale è peccato”: questo è Boko Haram tradotto, una setta islamica estremista che non risparmia nessuno, dai cristiani ai musulmani, dai bambini alle donne incinte.

L’Occidente, scosso dagli eventi drammatici di Parigi, pare quasi non accorgersi della strage che si sta compiendo altrove per mano della follia pseudo-religiosa di questo gruppo estremista.

I politici nostrani si trastullano con le solite vacue argomentazioni a proposito di immigrazione e clandestinità o addirittura augurando morte e distruzione a dei generici musulmani.

Come se, guardandoci in casa ad esempio, di tutte le sette cristiane nel mondo dovesse risponderne la Chiesa Cattolica, quella Protestante o quella Ortodossa. Considerazioni assolutamente ridicole, insomma.

Addirittura si tirano in ballo passi del Corano, adducendo al fatto che sia un libro pieno di violenza e crudeltà. Probabilmente queste persone non hanno mai letto il Vecchio Testamento, altrimenti sarebbero informati del fatto che, in quanto a città in fiamme e popoli sgozzati, la Bibbia non abbia nulla da invidiare a nessuno.

Questo è il frutto di una tempesta mediatica spesso incontrollata e unidirezionale, che batte il chiodo fino a sfondare il muro.

Boko Haram mette fuoco indisturbato ad una nazione intera, fucilando freddamente musulmani in preghiera dentro una moschea, facendosi strada a colpi di machete dentro un villaggio cristiano.
Usa bambini come bombe umane, rapisce donne per farne spose-chiave o venderle al mercato e, ad oggi, probabilmente sono duemila i morti nell’attacco contro la città di Baqa e i suoi 16 villaggi vicini.

Il Ciad invia truppe a difesa del Camerun e della Nigeria, mantenendo la promessa di dare un “sostegno attivo” nella lotta al gruppo terrorista islamico.

Le elezioni presidenziali di questa giovane Democrazia dovrebbero svolgersi il 14 febbraio e Boko Haram farà l’impossibile per impedire il voto.

Ma questo, per l‘occidente democratico, non fa notizia.