Aveva solo 27 anni la futura Elisabetta II quando entrò nell’abbazia di Westminster sorretta da 7 damigelle affinché l’aiutassero a muoversi con quel lungo, raffinato ed ornatissimo mantello che indossava in occasione della cerimonia. Quel giorno di 67 anni fa, il Regno Unito avrebbe visto una nuova sovrana, la giovane Elisabetta II. L’arcivescovo di Canterbury, come da rito, le appoggiò sul capo la corona di Sant’Edoardo. L’incoronazione avvenne alle 11 del mattino del 2 giugno 1953.
Finalmente, dopo 16 lunghi mesi di prove e preparazione, la giovane Elisabetta salì sul trono del Regno Unito, in sostituzione del defunto padre Giorgio VI. Il duca di Norfolk ebbe il tempo di organizzare tutto in maniera precisa e minuziosa, come solo gli inglesi sanno fare, compresa l’entrata dei ben 8 mila invitati alla solenne cerimonia.
Come precisa il portale Io Donna, la cerimonia di incoronazione di Elisabetta II dovette essere progettata sotto ogni punto di vista. Elisabetta dovette attendere anche per motivi economici. Ricordiamo che stiamo parlando del 1952, all’epoca il Regno Unito stava pian piano uscendo dalla crisi dovuta alla seconda guerra mondiale. Tuttavia, la cerimonia doveva essere degna di una regina, dunque, fastosa e destinata e destinata ad essere ricordata per sempre.
La celebrazione non mancò, tuttavia, di suscitare critiche e proteste, ad esempio, quelle da parte dei sindacati dei lavoratori britannici. Sempre da Io Donna leggiamo come questi dissentirono riguardo lo spreco di denaro pubblico e, per ripicca, si rifiutarono di mandare a Westminster i loro rappresentanti.
L’incoronazione di Elisabetta II venne ripresa dalle telecamere della BBC. Fu la prima volta che il canale U.K. trasmise in mondovisione la cerimonia di incoronazione di un sovrano. Un evento religioso, ma allo stesso tempo politico, in quanto non dobbiamo dimenticare che la regina è anche capo della chiesa anglicana, nata con Enrico VIII.
L’incoronazione e il giuramento di Elisabetta II furono visti in diretta da 100 milioni di spettatori. Il tutto, mentre il marito Filippo di Edimburgo era inginocchiato ai piedi della reale consorte. Presenti alla cerimonia numerosi nobili e uomini di chiesa.
In seguito, il giro in carrozza per le strade di Londra opportunamente addobbate in occasione dell’evento. La cerimonia di incoronazione non è solo simbolo di mero fasto e pacchianità, bensì è un omaggio ad un grande impero, che non esiste più, ma degno di essere ricordato e celebrato. Terminiamo il nostro articolo con tale adagio (nonché augurio) che, visto l’argomento, ci va proprio ad hoc: “God save the queen!”.
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