Lady Diana assassinata: il gruppo hacker Anonymous pubblica le prove

lady diana

Non trova pace ancora la memoria di Lady Diana, di nuovo tirata in ballo per fare luce su quel misterioso incidente che la portò alla morte. Stavolta è il gruppo hacker Anonymous a tirare dal cilindro la storia, pubblicando delle prove che avallerebbero la tesi di una Lady Diana assassinata. E c’è di più. Pare che tutti sia riconducibile ad uno stupro.

Lady Diana assassinata: molte le teorie del complotto

In questi anni sono state molte le piste calcate che vedevano Lady Diana assassinata piuttosto che vittima di un tragico incidente. Ma stavolta la situazione viene completamente ribaltata da una serie di documenti pubblicati nelle scorse ore, che danno la certezza dell’omicidio della principessa.

Stante a quanto asserito da questa rete di hacker, nota come Anonymous, il tutto non è partito dalla relazione che Diana aveva con Dodi Al-Fayed (relazione non vista di buon occhio dalla famiglia reale inglese), morto nel medesimo incidente. L’omicidio perpetrato ai danni di Diana sarebbe stato messo in atto a causa di uno stupro, che non ha riguardato personalmente la principessa ma che la coinvolgeva nella vicenda.

In questi documenti pubblicati si racconta di una donna che lavorava a corte, presso i reali inglesi, e che era stata vittima di una violenza carnale ad opera di un suo collega. Sempre secondo Anonymous, l’aguzzino sarebbe un uomo che lavora braccio a braccio con il Principe Carlo. Anzi addirittura oggi ricopre ancora lo stesso ruolo. Diana, dal suo canto, aveva scoperto quel delitto atroce consumatosi tra le mura del palazzo e avrebbe minacciato di rendere pubblica la vicenda.

Che fine avrebbe fatto la donna in questione?

Secondo quanto riportano le numerose testate giornalistiche, pare che la collaboratrice a suo tempo ricevette una liquidazione pari a 30 mila sterline per il suo silenzio. Dopodiché fu allontanata dal palazzo reale.

Lady Spencer, di animo buono e contro ogni sopruso possibile, aveva chiesto al suo ex marito di prendere provvedimenti. Aveva minacciato in alternativa di far scoppiare uno scandalo rendendo tutto pubblico. Sempre a detta del gruppo hacker, la principessa era in possesso di una registrazione, prova schiacciante delo stupro avvenuto ai danni della donna. Quella sua fermezza nel voler fare giustizia, pare che le sia costata la vita.

Ipotesi ovviamente tutte da acclarare, anche se risulta plausibile credere che la Corona inglese abbia fatto il possibile per non rimanere travolta in uno scandalo sessuale. I documenti resi pubblici andrebbero comunque verificati, in quanto ancora non si può confermare la veridicità degli stessi.