L’appello dei tortonesi: Vogliamo una palestra all’aperto

“Ragazzi ma perché nella nostra città non si riesce a costruire un parco in cui fare attività fisica all’aria aperta? Basterebbero un’area verde, un po’ di sbarre e il gioco è fatto”

E’ questa la proposta lanciata sui social da C.T., un ragazzo laureando in scienze motorie che lamenta l‘assenza di una sorta di palestra all’aperto a Tortona. Percorsi vita, parchi con qualche sbarra o attrezzo semplice, insomma basterebbe davvero poco per accontentare i tanti sportivi che amano l’aria aperta e non hanno certo voglia i rinchiudersi tutto l’anno in una palestra per mantenersi in forma. Come dice il suo appello su facebook, basterebbe davvero un po’ di iniziativa e il dispendio economico per il comune sarebbe esiguo.

La proposta è stata lanciata dalla pagina Facebook “Tortonesi”, nata per “promuovere Tortona e il tortonese” come sostiene chi ha creato il gruppo che conta più di 1800 iscritti. E proprio i tortonesi non hanno tardato a dire la loro ma da quello che si legge sembrano essere un po’ “scoraggiati”: di tentativi infatti, se ne erano già fatti ma “teppistelli” gente incivile e incuria, hanno fatto naufragare presto zone come il Parco Carrà, quello dello Scrivia e la zona Castello. Proprio quest’ultima è indicata dalla maggioranza come il luogo ideale per lo sport, il jogging e qualche esercizio. Ma la questione rimane sempre la paura che le nuove generazioni, rovinino tutto. Ecco cosa dice un altro tortonese a riguardo:

La nuova generazione è fatta di teppisti incivili senza rispetto che solo per farsi vedere scattano foto mentre distruggono, spacciano, violentano e picchiano. E anche di ragazzi, tra virgolette, normali che vivono accampati vicino alle zone wi-fi per stare sui social.

Un ritratto davvero impietoso che denota sì una certa frustrazione per il comportamento a volte ‘incivile’ di alcuni ragazzini ma altresì, un’eccessiva, a nostro parere, condanna che non lascia spazio a nulla se non alla rassegnazione.

Una voce fuori dal coro invece, quella di una ragazza trasferitasi ad Alessandria che rimpiange i pomeriggi passati al parco del Castello. E a nostro avviso proprio da lì si dovrebbe partire; da questa nostalgia che dimostra che a Tortona gli spazi ci sono, basta solo rimboccarsi le maniche e come dice la stessa ragazza: andarci spesso e prendersi cura come si può di queste zone,  perché tutto parte da lì per organizzarsi insieme e chiedere qualcosa di più. Teppisti, spacciatori e delinquenti ci sono in ogni città ma tendono a ritrovarsi laddove il cittadino decide di non ‘vivere’ più, nei luoghi più isolati. Crediamo che il primo passo sia proprio quello di far rifiorire certe zone splendide come il Castello attraverso la presenza costante di sportivi, persone con il cane (al guinzaglio!), bambini e parallelamente, attraverso una richiesta al Comune di migliorare certi luoghi di ritrovo, tagliando l’erba, pulendoli dai rifiuti, sistemando qualcosa che non va o che si è usurato e perché no, allestendo una piccola ‘palestra all’aperto’.

Solo pochi giorni fa, noi di KontroKronaca avevamo simpaticamente stilato la classifica delle 10 cose più inutili di Tortona e la zona del Castello risultava una delle più ‘sgarrupate’. Noi vorremmo che la proposta di C.T., venisse accolta e portata all’attenzione dell’Assessore Colacino ma soprattutto che i tortonesi non si facessero condizionare dalla solita rassegnazione del “tanto è tutto inutile” perché le proposte ci sono e anche la buona volontà.

Noi non vediamo l’ora di buttare giù qualche chilo allenandoci all’aperto e voi, cosa ne dite?

Le Metamorfosi di K – KontroKronaca Tortona

 

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