Martina Rossi, Luca Vanneschi: “Sono un ragazzo tranquillo”

Martina Rossi
Martina Rossi

Luca Vanneschi è stato assolto in appello, assieme ad Alessandro Albertoni, nel corso del processo sulla morte di Martina Rossi, svoltosi a Firenze. L’uomo ha ribadito di essere innocente e di essere estraneo ala vicenda. Martina aveva solo 20 anni quando precipitò dal balcone di un albergo a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011.

Il ragazzo, intervistato alle telecamere di Quarto Grado – Le Storie, ha dichiarato che varie volte avrebbe rivissuto l’incubo di quel giorno Luca Vanneschi ha riferito che anche le estati successive alla vicenda, in compagnia dei suoi amici “mi veniva la paranoia e già al secondo piano avevo paura”. Il giovane ha raccontato i suoi sentimenti, le sue sensazioni e le sue paure dopo quanto accadutogli. Un’esperienza che, a suo dire, lo avrebbe reso più “paranoico” ma allo stesso tempo più “adulto”.

Caso Martina Rossi, Luca ribadisce la sua innocenza

Alle telecamere di Quarto Grado – Le Storie, Luca Vanneschi ha ricordato quell’estate in cui Martina Rossi morì. All’epoca era solo un ragazzino di 20 anni, compiuti da poco. Fra qualche giorno, Luca compirà 29 anni. Sono passati nove anni da quella tragedia. Luca Vanneschi ha ribadito la sua innocenza, affermando di non avere nulla a che fare con la morte della povera Martina.

A Luca Vanneschi è stato chiesto cosa si aspettasse da quella vacanza a Palma, il ragazzo ha risposto che aveva voglia di godersi la permanenza nel divertimento più assoluto. Era galvanizzato dall’idea di trascorrere lì le vacanze. Luca ha fatto comprendere di essere rimasto traumatizzato da ciò che accadde quell’estate di nove anni fa, tanto da andare in paranoia nel corso delle estati successive. Anche quando si trovava al secondo piano, il giovane sarebbe stato colto da sentimenti di paura, provando l’istinto di affacciarsi fuori. L’incubo di Martina che cadeva è tornato varie volte nel cuore di Luca, come da lui stesso confessato.

“Sono un ragazzo tranquillo”

Luca Vanneschi ha proseguito affermando che, durante i primi tempi di frequentazione con la sua ragazza, avrebbe avuto paura anche solo a portarla in camera: “Finché non sapevo vita, morte e miracoli, non l’ho neanche portata in casa”. Alla domanda se avesse dei precedenti penali, Luca ha risposto di no, con assoluta certezza.

Il ragazzo ha proseguito dicendo di essere stata sempre una persona tranquilla ed a confermarlo potrebbero essere i ragazzi del suo paese. Il giovane ha precisato di aver nutrito sempre un rispetto massimo per le donne. Per Luca, il reato più grave che gli è stato contestato è stato quello di violenza sessuale di gruppo.