Eleonora Perraro: Marco Manfrini torna in carcere

Eleonora Perraro e Marco Manfrini
Eleonora Perraro e Marco Manfrini

Marco Manfrini, marito di Eleonora Perraro, è tornato in carcere dopo un periodo ai domiciliari a causa dell’emergenza Covid-19. Eleonora è la donna seviziata e uccisa a morsi a Nago Torbole (Trento) lo scorso anno. Marco Manfrini era ai domiciliari, senza indossare il braccialetto elettronico, per motivi di salute. Come informa FanPage, solamente alcuni giorni fa la Procura ha concluso le indagini a carico dell’uomo. L’uomo rischia l’ergastolo.

La morte di Eleonora Perraro

Tutto è accaduto nel 2019. Eleonora Perraro e suo marito Marco Manfrini, entrambi residenti a Rovereto, erano usciti per fare una gita a Nago Torbole. Con loro avevano portato anche il cane di Eleonora. La 43enne aveva una gamba ingessata e riusciva a muoversi solo con l’ausilio delle stampelle. La sera, dopo aver mangiato e bevuto, i due coniugi avrebbero avuto un diverbio nel giardino del locale Sesto Grado. Il giorno dopo, dallo stesso bar, Marco ha chiamato le forze dell’ordine.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato il Manfrini sporco di sangue e ancora indossante gli abiti della sera precedente. Gli inquirenti hanno scoperto il corpo di Eleonora Perraro in un bagno di sangue. Il volto della poverina era stato sfigurato da morsi. I segni di lesione sono stati rinvenuti sulla nuca, sugli zigomi e e sulle labbra. Eleonora era stata seviziata e ripetutamente sbattuta sugli alberi del giardino. Fatto assodato dalla presenza di sangue sui tronchi.

Come accertato dal veterinario, anche il cane di Eleonora era stato picchiato, in quanto aveva abbaiato e cercato di proteggere la sua padrona dall’aggressione. Marco Manfrini non si è mai addossato la responsabilità del delitto, dichiarando di non ricordare nulla di quanto avvenuto la sera dell’omicidio della moglie. Gli avvocati del 50enne hanno ipotizzato la seminfermità mentale.

Marco Manfrini è l’unico sospettato

Come si legge da L’Adige, al momento Marco Manfrini è l’unico sospettato per l’omicidio di Eleonora Perraro. Il pm ritiene di avere elementi sufficienti per procedere alla fase processuale. Il cinquantenne dovrà difendersi dall’accusa di omicidio volontario aggravato. Nel caso in cui l’accusa dovesse essere confermata in dibattimento, il Manfrini potrebbe essere condannato all’ergastolo. Gli indizi raccolti a suo carico in questi mesi dagli investigatori sono giunti dagli esami scientifici.

L’autopsia effettuata sul corpo di Eleonora e gli esami tossicologici hanno svelato che la notte della sua morte, la Perraro e il marito avessero bevuto un’elevata quantità d’alcol. I Ris di Parma hanno confermato, inoltre, la presenza di DNA di Eleonora Perraro sulla dentiera di Marco Manfrini. Questo elemento potrebbe essere una prova decisiva a carico del 50enne.