Pino Insegno: clamorose rivelazioni “Covid? Terrorismo sanitario”

Pino Insegno
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Pino Insegno, a causa del terrorismo mediatico e sanitario non si vive più

Pino Insegno ha rilasciato delle dichiarazioni durante una lunga intervista parlando del coronavirus e di tutte le conseguenze legate alla pandemia. L’attore ha affermato che a causa delle dichiarazioni mediatiche e sanitarie, non si vive più.

Non si tratta più di semplice informazione ma di vero e proprio terrorismo che fa male agli animi e all’umore, la gente non vive più, non è più serena. Non ha fatto giri di parole, senza paura ha affermato che rimanere distanti, isolati, bloccare qualunque tipo di attività è inutile e fine a se stessa.

Pino Insegno, a causa della pandemia attività, teatri e cinema abbasseranno le saracinesche duepunti è psicosi

Pino insegno, doppiatore, storico attore ha parlato dei danni economici causati dalla pandemia. Teatri, cinema, attività di qualunque genere saranno costretti ad abbassare le saracinesche, senza un reale motivo. Migliaia di attività senza contributi saranno costrette a chiudere, si parla per esempio dei teatri abbandonati e dimenticati dallo Stato. I teatri in particolare hanno saltato questa stagione e salteranno anche la prossima.

A causa delle nuove regole del decreto anti covid, aprire un teatro, rispettando il distanziamento ed il numero massimo di persone vuol dire soltanto andare in perdita economica. Il tutto per non parlare dell’impossibilità degli attori teatrali di lavorare. Il terrorismo sanitario ha tolto la serenità alle persone fino al punto tale da non riuscire più a prenotare i biglietti perché si ha paura della massa, si ha paura della gente, si è scatenata una vera psicosi.

Ma Insegno ci tiene a sottolineare che non si tratta solo di una perdita economica, si tratta di una perdita a 360° che ha a che fare anche con la vita di attori teatrali e cinematografici che dopo anni di sforzi, studi e sacrifici dovranno rinunciare alla crescita professionale. Un percorso interrotto proprio sul più bello, senza un reale motivo. La stessa cosa si può dire per i set cinematografici che potrebbero essere utili soltanto come piattaforme digitali. Gli sforzi economici così non potrebbero essere ricambiati in alcun modo.

Il danno economico e sociale in Italia deriva dai politici incapaci

Infine l’attore spiega il perché si è arrivati a questo punto. Secondo Insegno la colpa è della politica italiana. L’Italia è composta da bellissime persone, è uno Stato straordinario, gestito però da incompetenti. I politici oggi continuano a pensare al vitalizio, nessuno vuole ridurre il proprio stipendio per aiutare chi a fine mese non ci arriva nemmeno.

Bisognerebbe prendere esempio dall’estero anche per quanto riguarda la gestione delle cose. Parigi, la Francia potrebbero essere un bel modello. Il teatro, il cinema, le produzioni nazionali sono rispettate come ogni altra attività. Gli incassi ci sono così come anche la sicurezza garantita senza dover necessariamente imporre delle regole inutili e banali fatte per non essere rispettate, consapevolmente. A chi promette una ripresa a settembre, risponde che non sarà così, si tratta soltanto di promesse inutili.